L’Inter ha iniziato la stagione 2021-22 con grande forza e ha iniziato a trovare i suoi migliori livelli, anche se in estate ha speso molto meno di quanto incassato dalla vendita dei giocatori.
Lo sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport milanese, secondo la quale i nerazzurri sono diventati una squadra più forte nonostante la vendita di giocatori per 183 milioni di euro e la spesa di soli 44 milioni di euro.
La difesa dello Scudetto dell’Inter è partita bene e ha ripreso le forze, ritrovandosi a soli quattro punti dalla vetta della classifica con tutte le qualità per andare avanti e rivincere.
Nel frattempo, in Champions League, i nerazzurri hanno ottenuto qualcosa che non hanno fatto in un decennio o nelle ultime tre volte qualificandosi per i playoff.
Con 30 milioni di euro spesi per Joaquin Correa, 12,5 milioni per Denzel Dumfries, 1,8 milioni per Edin Dzeko e il trasferimento di Hakan Calhanoglu dal Milan fuori contratto, non c’è dubbio che i nerazzurri abbiano ampliato la sua rosa.
Tuttavia, le vendite estive di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi hanno portato al club 183 milioni di euro, riflettendo la qualità dei giocatori e l’importanza della loro perdita.
I nerazzurri hanno dovuto sopportare un’estate in cui le entrate importanti delle rimesse più una riduzione del 15-20% della busta paga erano un obiettivo necessario, e sono riusciti a uscirne illesi e a riaffermarsi in buona forma.
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