World Rugby non ha intenzione di indagare sulle affermazioni secondo cui la leggenda italiana Martin Castrogiovanni non era idonea a giocare a Test Rugby per gli Azzurri perché non è stata presentata alcuna denuncia ufficiale.
L’ex giocatore del Leicester Tiger, che ha 119 presenze con l’Italia, è nato a Parana, in Argentina, e si credeva si fosse qualificato per la nazionale italiana tramite suo nonno. Ma in una recente intervista Castrogiovanni ha rivelato che proprio il suo bisnonno, nato in Italia, lo avrebbe reso ineleggibile secondo le leggi vigenti.
In base agli attuali criteri di ammissibilità al World Rugby, un giocatore può rappresentare un paese specifico se è nato lì, un genitore o un nonno è nato lì o si qualifica per la residenza.
Castro ha dichiarato in un’intervista: “Nonno Castro è nato in Argentina e si chiama Jose Maria” rugbychampagneweb.com. “Quello che era italiano era il mio bisnonno, Angel, che era nato in Sicilia, a Franco Forte”.
Se qualsiasi indagine futura dovesse rilevare che l’Italia ha ammesso giocatori non idonei, questi saranno responsabili ai sensi della Regola VIII delle Leggi del World Rugby.
Il consiglio non ha né confermato né smentito se Castrogiovanni è idoneo per l’Italia secondo le leggi in vigore quando ha debuttato nel 2002, e Telegraph Sport capisce che credono che il rugby italiano dovrebbe essere responsabile di qualsiasi indagine sulla squalifica storica della loro squadra. .
Numerosi ex nazionali sono stati interrogati dopo aver incontrato Castrogiovanni, tra cui Carlo del Vava, di origine sudafricana, che ha 52 presenze con l’Italia, e Santiago Delaby, argentino di seconda fila.
La controversia sull’idoneità di Castrogiovanni a giocare per l’Italia ha portato a un ulteriore esame delle leggi globali sull’idoneità al rugby dopo che Romania, Spagna e Belgio hanno perso tutti punti per aver giocato con giocatori non idonei durante le qualificazioni europee alla Coppa del mondo di rugby 2019.
Gli spagnoli hanno perso il posto ai Mondiali del prossimo anno in Francia dopo che un reclamo dalla Romania metteva in dubbio l’idoneità del sudafricano Gavin van den Berg, che ha giocato in due partite principali dopo essersi apparentemente qualificato per motivi di residenza. Questo è il secondo torneo consecutivo in cui gli spagnoli non hanno infranto le regole.
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