Vivendi esprime dubbi sulla cessione della rete TIM nei colloqui con il ministro italiano

Il logo del gigante francese dei media Vivendi è visto a Parigi, Francia, il 31 gennaio 2022. REUTERS/Violeta Santos Mora/file Photo Ottenere i diritti di licenza

MILANO (Reuters) – I rappresentanti di Vivendi, il più grande investitore in Telecom Italia (VIV.PA), diranno al ministro dell’Economia italiano che rimangono scettici riguardo ad un piano sponsorizzato dal governo per vendere la rete della società di telecomunicazioni, hanno riferito fonti vicine alla questione.

Telecom Italia (TIM) (TLIT.MI) ha avviato trattative esclusive con KKR (KKR.N) per la vendita di NetCo, un’impresa comprendente la rete di accesso fissa nazionale del gruppo e l’unità di cavi sottomarini Sparkle.

L’accordo con KKR, che valuta NetCo circa 23 miliardi di euro (24,2 miliardi di dollari) includendo il debito e alcune voci variabili, è uno degli elementi chiave della strategia dell’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola per rilanciare l’ex monopolio nazionale carico di debiti.

L’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, e il presidente della società, Yannick Bollore, si preparano a confermare le loro preoccupazioni sull’accordo quando incontreranno giovedì a Roma il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti, dicono le fonti.

La vendita è stata di fatto approvata dall’amministrazione di destra Giorgia Meloni, che ha consentito al Tesoro di aderire all’offerta del fondo per l’acquisto della dorsale delle telecomunicazioni, un asset considerato di interesse strategico nazionale.

Grazie alla sua quota di voto del 24%, Vivendi può intervenire in qualsiasi assemblea degli azionisti di TIM per votare un accordo o successivamente impugnarlo in tribunale.

In particolare, Vivendi esprimerà preoccupazione circa la sostenibilità del restante business dei servizi di TIM secondo i termini della vendita in rete, mentre anche la valutazione rimane un ostacolo, secondo le fonti.

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Il gruppo francese, uscito dal cda di Tim a gennaio dopo una serie di colloqui infruttuosi con il governo sul futuro di Tim, aveva stanziato una cifra di 31 miliardi di euro per sostenere la vendita della rete, hanno riferito fonti in precedenza.

Vivendi, che ha investito per la prima volta in TIM nel 2015, ha dovuto più volte svalutare il valore delle sue partecipazioni e si trova ad affrontare una perdita teorica del 75% sul suo investimento iniziale di 4 miliardi di euro.

($1 = 0,9517 euro)

Reporting di Elvira Pollina, montaggio di Keith Weir

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