Un nuovo studio della Augusta University School of Medicine in Georgia ha collegato il CBD ad alte dosi a molteplici benefici legati al morbo di Alzheimer familiare precoce, tra cui una migliore cognizione e una funzione ripristinata nelle proteine responsabili della rimozione della placca dal cervello. Inoltre, è stato scoperto che il CBD riduce i livelli di una proteina associata a un’infiammazione eccessiva riscontrata nei malati di Alzheimer.
La malattia di Alzheimer è un problema di salute pubblica in crescita e si prevede che diventerà un problema grave poiché la popolazione mondiale vive fino a un’età avanzata. La malattia è collegata all’accumulo di placche beta-amiloidi e altri “detriti” nel cervello dei pazienti, che può essere dovuto a una varietà di fattori genetici, fattori di stile di vita e altro.
Due tipi di proteine in particolare svolgono un ruolo importante nella pulizia del cervello dalla placca e dalle cellule morte; Si chiamano IL-33 e TREM2, entrambi presenti a livelli inferiori nel caso del morbo di Alzheimer. Il Trovato un nuovo studio Quel CBD ad alte dosi potrebbe essere in grado di normalizzare il livello di proteina IL-33 nel cervello dei malati di Alzheimer riducendo i livelli della proteina IL-6 che promuove l’infiammazione.
Inoltre, il CBD è stato collegato ai benefici relativi al TREM2, che si trovano a livelli più bassi nei malati di Alzheimer. Nel complesso, il protocollo CBD è stato collegato a un aumento di sette e dieci volte dei livelli di proteine IL-33 e TREM2, almeno nei topi. Oltre a ciò, è stato riscontrato che i topi mostrano miglioramenti nella loro motilità quando viene somministrato CBD.
Sono necessarie ulteriori ricerche, compreso il lavoro per determinare la dose ottimale e valutare gli effetti sul CBD quando somministrato nelle prime fasi della malattia di Alzheimer precoce. I risultati aprono la strada a un potenziale nuovo trattamento in futuro per la malattia di Alzheimer che potrebbe aiutare ad affrontare i cambiamenti fondamentali che portano alla progressione della malattia.
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