Unicredit in Italia completa la cartolarizzazione di un portafoglio di 2,2 miliardi di NPL

MILANO, 29 nov (Reuters) – L’italiana Unigrid (CRDI.MI) ha completato lunedì la cartolarizzazione di un portafoglio di crediti deteriorati (Npls) garantiti e non garantiti per 2,2 miliardi (2,48 miliardi di dollari). Attraverso il sistema di garanzia statale GACS.

Unicredit, unica banca in Italia e unica banca al mondo ad avere un rapporto formale, ha dichiarato in un comunicato che il portafoglio si trasformerà in Automobile, che ridurrà completamente il proprio core non portafoglio entro la fine di quest’anno in quanto parte del suo piano.

L’istituto di credito ha dichiarato di aver accettato un’offerta vincolante per la cessione del 95% dei titoli mezzanine e junior offerti da Olympia a un istituto finanziario non di proprietà di Unicredit Group.

Iscriviti ora per un accesso gratuito illimitato a reuters.com

Ha detto che avrebbe tenuto almeno il 5% a Olympia secondo i regolamenti.

Unicredit, dic. Dal 31 è stato chiesto alla Banca Centrale Europea di adempiere al “significativo trasferimento del rischio” di questo accordo.

Serve il via libera della Bce per allineare il portafoglio dal bilancio di Unicredit.

L’Italia ha lanciato lo schema “GACS” nel 2016 per aiutare le banche a far fronte al debito, che ridurrà di un quinto del debito totale dopo una profonda recessione.

Nell’ambito dello schema GACS – che è stato esteso all’inizio di quest’anno fino alla metà del 2022 – le banche italiane potrebbero acquistare garanzie dal Tesoro per sostenere titoli meno rischiosi quando riconfezionano crediti inesigibili come titoli.

In tale accordo Italfondario e doValue (DOVA.MI) hanno agito rispettivamente come fornitori di servizi primari e specializzati.

READ  La vittoria di Zverev ha portato la Germania al livello dell'Italia Giro dell'ATP

(1$ = 0,8875 euro)

Iscriviti ora per un accesso gratuito illimitato a reuters.com

Relazione di Giulio Piovacari; Montaggio di Susan Fenton

I nostri standard: Principi di fiducia di Thomson Reuters.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *