Un 2023 soft per la produzione industriale italiana | pop

L’espansione mensile sorprendentemente forte della produzione industriale dell’1,2% registrata a dicembre 2022 non è continuata a gennaio, che ha registrato una contrazione dello 0,7% peggiore del previsto. La misura della giornata lavorativa rettificata è aumentata dell’1,4% nel corso dell’anno, fornendo solo un sollievo parziale.

La disaggregazione per settore non fornisce indicatori direzionali forti, ma mostra che i settori ad alta intensità energetica come i prodotti chimici e minerari hanno ottenuto risultati migliori rispetto ad altri, probabilmente riflettendo l’impatto positivo dei prezzi dell’energia più bassi. Non c’erano indicazioni chiare da quali settori siano stati più colpiti dalle precedenti interruzioni della catena di approvvigionamento, poiché la produzione si è contratta nei mezzi di trasporto e si è espansa nell’elettronica.

Guardando al futuro, non prevediamo un’imminente accelerazione materiale della produzione. A febbraio, la fiducia del settore manifatturiero è rimasta stabile per il mese, con i sottocomponenti della produzione e della domanda che sono migliorati solo marginalmente. Il consolidamento dei prezzi del gas a livelli relativamente bassi dovrebbe continuare in linea di principio per aiutare i settori ad alta intensità energetica, ma allo stesso tempo l’impatto dei precedenti aumenti dei tassi di interesse dovrebbe essere sempre più evidente sulla domanda. Le indicazioni dalla componente delle scorte di prodotti finiti dell’indagine sulla fiducia delle imprese di febbraio rimangono inconcludenti. Al momento non vi è una forte necessità complessiva di ripopolamento, ma vi è una timida indicazione che un certo ripopolamento potrebbe essere più probabile nei beni di investimento che nei beni di consumo.

Il comunicato odierno sembra suggerire che l’economia italiana andrà incontro a una recessione tecnica nel primo trimestre del 2023. Attualmente siamo su una crescita del PIL piatta nel primo trimestre e prevediamo una ripresa molto graduale nel resto dell’anno, con un PIL medio crescita dello 0,7% nel 2023.

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