Montagne e foreste circostanti Il borgo medievale di Rogandica è selvaggio e rigoglioso. Oscurano anche molti bei paesaggi come eremi e cascate, ma soprattutto l’enorme e insolito pozzo conosciuto localmente come “Eurevotano”.
Questo enorme abisso è un fenomeno geologico comune nell’Italia centrale, noto anche come Dolin, in cui processi caristici erosivi fanno crollare il tetto di pietra calcarea su una grotta sotterranea. Questo fenomeno naturale ha ispirato una leggenda locale in cui un villaggio si chiama Revodano.
Secondo la tradizione locale, questo villaggio era abitato da residenti diffamatori e fu inghiottito dall’ira divina. Come racconta la storia, la giovane moglie di un cittadino locale che è andata in lavanderia con suo figlio sente improvvisamente una voce. La voce avvertì che la punizione divina stava arrivando nel suo villaggio. Un forte terremoto ha scosso la terra e la voce li ha portati in salvo. Revodano deglutì nel singhole
L’abisso è largo 250 m (820 piedi) e profondo 130 m (426 piedi). Ci sono alcune prospettive che forniscono una panoramica della grandezza di Singhol. Un sentiero scivoloso e non segnato (con l’aiuto di alcune corde) conduce alla base della dolina, dove vive il fragile mondo di alberi e rocce ricoperte di muschio.
L’aria alla base della dolina è fresca e umida, consentendo a muschi e felci di crescere in tonalità rigogliose e chiare. Poiché questo è un esempio di natura molto fragile e insolito, prestare particolare attenzione durante la visita senza danneggiare le piante.
Scoprilo prima di andare
Il percorso segnalato, a 3,5 chilometri da Rogandica, conduce alla vista dell’Eremo di San Leonardo, i ruderi di una pianta e sopra la dolina. Rogandica dispone di pannelli informativi, bar e ristoranti.
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