Stefano Domenicali: ‘Impossibile fare previsioni su questa stagione di Formula 1, spero che la lotta per il titolo continui fino all’ultima gara’

Dopo quasi cinque decenni in cui si è intrufolato a Imola per intravedere il suo primo amore, le moto, poi le auto, parla senza sosta di uno sport che ha definito tutta la sua vita.

Come figlio di Imola, bevo il profumo della benzina e dell’olio e amo come la piccola città prende vita negli sport motoristici. La gente offriva i propri garage per parcheggiare, i motociclisti locali portavano le persone in pista e la città era piena di pasti preparati per i visitatori.

Nella sua adolescenza controllava i pass VIP per personaggi come Bernie Ecclestone e quindi trovava un po’ surreale che, come CEO della Formula 1, fosse in realtà Bernie 2.0.

“A volte mi sveglio e chiedo: ‘È vero?'”, dice. “Ho visto questo mondo da tante angolazioni diverse e lo percepisco partendo da terra.”

Ha scalato i ranghi fino a diventare il team principal Ferrari e poi CEO di Lamborghini prima di essere richiamato in Formula 1 per sostituire Chase Carey all’inizio di questa stagione.

Negli ultimi mesi, ha supervisionato la corsa al titolo più emozionante della memoria recente, e non riesce assolutamente a credere alla sua fortuna. Con due gare rimaste, ama il fatto che non ha idea di come farlo accadere.

“La mia sfera di cristallo è un po’ annebbiata, non riesco a vedere molto bene all’interno”, dice delle sue previsioni per la fine della stagione. “Spero solo che questa battaglia sportiva si trasformi nella gara finale per entrambi i titoli. È qualcosa che è difficile da prevedere”.

AFP tramite Getty Images

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