La bandiera italiana fu issata il 7 gennaio 1797.
Il presidente della Repubblica Sergio Materella ha celebrato venerdì il 225° anniversario del tricolore del Paese, lodandolo come “simbolo dell’Italia e testimone del percorso che ha aperto la strada alla costruzione di una repubblica indipendente e democratica”.
“Molti eventi tragici ed eroici sono accompagnati dal raggiungimento di un destino comune”, ha affermato il capo dello Stato uscente, il cui mandato di sette anni scade tra poche settimane.
Sottolineando il “valore fondamentale dell’unità e della solidarietà sociale”, il Presidente ha ricordato che durante i giorni difficili dell’epidemia del Govt-19, i cittadini hanno esposto la bandiera alle finestre delle loro case.
Materella ha anche ricordato che al tricolore si sono uniti gli atleti italiani durante la recente “stagione di successi sportivi internazionali”, con l’agenzia ANSA citando “Viva il tricolore, viva la Repubblica”.
Il tricolore divenne la bandiera nazionale d’Italia il 7 gennaio 1797 presso la Regio Emilia, effimera repubblica cliente del nord Italia, fondata nel 1796 sotto la protezione dell’esercito francese guidato da Napoleone Bonaparte.
Secondo la proposta della Repubblica del Cispaden, vice Giuseppe Compecnoni, “lo stendardo cispaden o la bandiera dei tre colori verde, bianco e rosso diventeranno universali, e tutti e tre i colori dovranno essere usati nel cocktail cispaden e indossati da tutti. “
Scopri tutti i dettagli sulla storia del tricolore italiano Sito web del Quirinale.
festeggiando #RomaCompleanno in grande stile! #RomaNatale # Roma pic.twitter.com/7AmixHUYZM
– Obbligatorio a Roma (@wantedinrome) 21 aprile 2021
“Appassionato pioniere della birra. Alcolico inguaribile. Geek del bacon. Drogato generale del web.”