Il leader della Lega italiana Matteo Salvini ha detto che il partito di destra deciderà la prossima settimana se sostenere un governo guidato da Mario Draghi, ma nelle discussioni di sabato è emerso un terreno comune. “A differenza di altri, non pensiamo che il solo dire non ti porti da nessuna parte … Il miglior interesse del Paese dovrebbe venire prima di qualsiasi interesse personale o di partito”, ha detto Salvini ai giornalisti dopo un incontro con l’ex presidente della Bce.
Il capo dello stato italiano Sergio Mattarella mercoledì ha chiesto a Draghi di provare a formare un’amministrazione dopo che la precedente amministrazione guidata da Giuseppe Conte è stata rovesciata dal crollo della coalizione di governo. Salvini ha detto: “Vogliamo far parte di un governo che va a Bruxelles e tiene alta la testa in nome dell’interesse nazionale”.
Il travagliato leader di destra ha cambiato rotta più e più volte da quando Draghi ha ricevuto il suo mandato, prima chiedendo elezioni anticipate e poi dicendo che non avrebbe governato con il più grande partito in Parlamento, il Movimento 5 stelle anti-establishment. Mentre sulla carta la volontà della Lega di aderire a una coalizione faciliterebbe il lavoro di Draghi, la situazione rimane complessa e il percorso di Draghi verso la maggioranza parlamentare rimane poco chiaro.
Il Partito Democratico di centrosinistra ha detto di non voler governare con la Lega, mentre il Partito 5 Stelle deve ancora chiarire la sua posizione. Draghi sta ora incontrando una delegazione a 5 stelle guidata dal suo fondatore, l’ex comico Bibi Grillo.
Questo incontro è l’ultimo del primo ciclo di negoziati formali con le parti. E la prossima settimana terrà un secondo turno in cui cercherà di superare ogni uso reciproco del diritto di veto per quanto riguarda la formazione della sua coalizione e le proposte politiche. I mercati finanziari italiani sono rimbalzati sulle aspettative che Draghi avrebbe avuto successo. Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni la scorsa settimana ha registrato il più grande calo settimanale da luglio, mentre il divario attorno al rendimento dei titoli tedeschi si è ridotto al livello più basso degli ultimi cinque anni.
Gli investitori sperano che l’uomo ampiamente accreditato per aver salvato l’euro durante la crisi del debito sovrano del 2012 possa portare le riforme per rilanciare la crescita in un paese che ha ottenuto risultati inferiori alle sue controparti europee per così tanto tempo, gravando sull’intera zona euro.
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