Il bilancio delle inondazioni nel nord Italia è salito a 13, hanno detto i funzionari, causando danni per miliardi di euro.
Il bilancio delle vittime è salito a 13, con molti altri dispersi, mentre continuano le evacuazioni a seguito delle gravi inondazioni nell’Emilia-Romagna settentrionale.
Circa 20.000 persone sono rimaste senza casa nella regione, dopo sei mesi di pioggia in meno di 48 ore, 41 città e villaggi sono stati distrutti dall’acqua.
Le strade si sono trasformate in fiumi in pochi minuti mentre fiumi e affluenti hanno rotto gli argini a causa delle forti piogge.
Il governatore della regione ha affermato che i danni alle infrastrutture, ai terreni agricoli e alle case ammontano a miliardi di euro, con le aree agricole particolarmente colpite.
I residenti di piccole città e villaggi hanno affermato di non aver mai sperimentato nulla di simile a quella che si ritiene sia stata la peggiore inondazione che abbia colpito l’Italia in 100 anni.
Anche se le piogge sono cessate, le reti fognarie sono straripanti e le città straripano d’acqua.
Le alluvioni sono le ultime tra gli eventi meteorologici estremi verificatisi in Italia lo scorso anno. La regione soffre di siccità, cementificando il terreno arido e quindi incapace di assorbire forti piogge.
L’Italia ha bisogno di un piano nazionale per combattere le inondazioni causate dai cambiamenti climatici, hanno affermato i funzionari, con il ministro della Protezione civile del paese Nello Musumesi che chiede un nuovo piano nazionale di ingegneria idraulica per adattarsi all’impatto delle crescenti inondazioni e frane.
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