“Sa cos’è Google?” Furia per la nomina in Italia dell’85enne zar dell’IA Giuliano Amato

Il quotidiano La Stampa, che ha citato erroneamente l’età di Hogarth, ha dichiarato: “Londra sceglie Ian, 38 anni, mentre Roma sceglie Amato”.

“Sa cos’è un algoritmo o può cercarlo su Google?” Lo chiede il giornale ad Amato. “Perché non nominare un giovane, di persone di talento ce ne sono tante. La risposta è semplice: perché in Italia soffriamo della sindrome di Albus Silente proprio come il grande rettore di Hogwarts.

“Quando le cose vanno male o non le capiamo, vogliamo rivolgerci a un vecchio saggio.”

Altrettanto dura è stata la reazione sui social.

“Amato, 85 anni, non sa come inviare uno screenshot sul suo telefono”, ha detto un italiano su X, precedentemente noto come Twitter.

Un altro ha scritto: “Con tutte le persone tra i 30 ei 40 anni, lo assumiamo per studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale?”

Meloney è rimasta “irritata” dal risultato

Nato nel 1938, Amato è stato Primo Ministro italiano due volte, prima dal 1992 al 1993 e poi dal 2000 al 2001.

La sua nomina avrebbe “irritato” il primo ministro Georgia Meloni, che non è stata informata della decisione.

Il governo Maloney ha bloccato ChatGPT a marzo a causa delle preoccupazioni su come il sito elabora e archivia i dati degli utenti.

Ma quella decisione è stata successivamente annullata, con l’autorità per la protezione dei dati del paese che ha affermato che ChatGPT era stato ripristinato con “maggiori trasparenza e diritti” per gli utenti.

Amato è stato proposto da un sottosegretario di Forza Italia, il partito di centrodestra del defunto Silvio Berlusconi, uno dei tre partiti della coalizione di governo.

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I rapporti tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, il partito della Meloni, sono già stati tesi la settimana scorsa da uno scandalo in cui sono trapelati audio e video di Andrea Giambruno, alleato del primo ministro. Fare commenti di natura sessuale, incluso suggerire tre personePer le giornaliste del canale televisivo dove lavora come conduttrice.

Il canale è gestito da Mediaset, una società fondata da Berlusconi e ora gestita dai suoi successori. Ci sono state ipotesi – ma non provate – secondo cui i filmati sarebbero trapelati come parte di un tentativo del partito di Berlusconi di indebolire la posizione del primo ministro all’interno della coalizione tripartitica.

Poche ore dopo che i documenti furono resi pubblici, la Meloni si separò dal signor Giambruno, il padre di sua figlia di sette anni.

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