Rob Kearney vede “nulla da sperare” dalla prestazione dell’Italia

Rob Kearney ha ammesso di non vedere nulla di cui sperare nella recente prestazione dell’Italia al Campionato Sei Nazioni.

L’Italia non è riuscita a raggiungere il tabellone contro l’Inghilterra a Roma, dopo aver subito una sconfitta per 33-0, dopo aver mostrato alcuni segni di promessa la settimana precedente contro la Francia a Parigi.

Gli italiani hanno vinto l’ultima volta il Sei Nazioni nel 2015 e non sembra che la serie di sconfitte finirà presto, avendo subito 70 punti e segnando solo 10 nelle prime due partite del torneo di quest’anno.

Kearney, l’ex nazionale irlandese, stava parlando a Virgin Media e ha affermato che la qualità complessiva del Sei Nazioni è influenzata dall’avere una partita “morta” con gli italiani ad ogni round.

Rob Kearney parla della posizione dell’Italia nel Campionato Sei Nazioni.

“È difficile per noi sederci qui a commentare questa partita perché non vuoi continuare a portare le borse degli italiani ma non ci danno nulla in cui sperare”, ha detto Kearney.

“Col passare del tempo guardi l’elenco delle partite del weekend e la partita italiana è sempre un rigore, non è mai una partita che ti emoziona, non importa chi giochi.

“Vogliamo rendere questo torneo davvero eccezionale e affinché continui a essere il miglior torneo di rugby del mondo, non possiamo avere la gomma morta là fuori. Sfortunatamente per ora, questo è ciò che sono questi giochi”.

Gli under 20 sono una luce splendente nel rugby italiano.

Sebbene la massima squadra italiana sia stata lusingata negli ultimi anni, l’Under 20 ha mostrato molte più promesse con una serie di rispettabili piazzamenti al Campionato Sei Nazioni.

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In effetti, l’Under 20 italiana ha battuto l’Inghilterra nel fine settimana, vincendo 6-0, anche se il valore dell’intrattenimento di quell’incontro non sarebbe stato importante per i capi del rugby italiano.

Mentre la vittoria sull’Inghilterra è stata del tutto inaspettata, l’Italia non è estranea alla vittoria del Sei Nazioni Under 20, non essendo riuscita l’ultima volta a vincere almeno una partita nella stagione 2017.

L’Italia ha un sacco di giovani talenti che arrivano tra le fila, in particolare Paolo Garbessi e Michele Lamaro, anche se sembra che ci vorrà più tempo prima che il successo entri in prima squadra.

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