– Sophie Letourneur presenta una commedia coniugale maliziosa e spensierata su una vacanza di quattro giorni sull’isola intrapresa da una coppia parigina annoiata dalla loro routine
Sophie Letourneur e Philippe Catherine V Escursioni in Italia
“Dobbiamo andarcene, questa è la risposta – se abbiamo problemi, partire non risolverà – dobbiamo rendere straordinario l’ordinario – no, perché l’ordinario non è eccezionale”. Per una coppia che è stata risucchiata nella routine della vita coniugale e risucchiata dall’aridità quotidiana della genitorialità, scandita dal ritmo sempre più accelerato della vita in una grande città moderna, prendersi del tempo per respirare e parlare di sé non è sempre facile, anche a causa delle diverse prospettive e aspettative, per non parlare delle personalità strutturalmente dissimili che paradossalmente aumentano la longevità di molte relazioni. Le cose, in questo senso, sono semplici ma complesse, e questo è il territorio emozionale che cambia Sofia Letourneur Ha deciso di esplorare nel suo quinto lungometraggio Escursioni in Italiauna commedia agrodolce e bizzarra che è stata rivelata al concorso sul grande schermo a IFFR (A cui ha partecipato in precedenza il regista francese Pulcini – la vita in fattoria [+see also:
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film profile] nel 2010 e brillante [+see also:
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film profile] nel 2020).
La quarantenne Sophie (interpretata dallo stesso regista) e Jean-Philippe (Filippo Caterina) sono nella fase della cioccolata calda della loro vita, poiché la stanchezza ha praticamente cancellato ogni traccia di attività sessuale. Sophie sa che bisogna fare qualcosa e si sforza, nonostante la riluttanza del marito, di trovare una destinazione per una fuga di quattro giorni lontano da Parigi e dal loro giovane figlio, Raoul. Cerca di evitare l’Italia dove Jean Faye ha soggiornato innumerevoli volte con i suoi ex fidanzati, ma la Sicilia e le Isole Eolie devono vincere. E così, troviamo il nostro duo sbarcato in Catalogna, guida di viaggio alla mano.
Un racconto di viaggio che strizza l’occhio Roberto RosselliniFamoso Un viaggio in Italia (1954), il film intreccia un mucchio di curiosità, una serie di inquadrature del turismo di coppia comune (qualità dell’albergo, noleggio auto, dove parcheggiarla, condivisione di ‘cannoles’ e ‘granita de limon’ su una panchina , vagare per le strade, visitare i templi della Valle di Agrigento e la spiaggia Situato sulle imponenti scogliere bianche che fanno parte della Scala dei Turchi, oziare italiano sulle terrazze, lamentarsi delle zanzare e del caldo, noleggiare uno scooter, prendere il traghetto per Vulcano, fare picnic, nuotare, ecc.), il tutto mentre i nonni si crogiolano a Parigi, solo una telefonata di distanza, prestando orecchio a tranquille preoccupazioni.
Il paesaggio potrebbe essere diverso, ma i nostri due protagonisti faticano comunque a lasciarsi andare, frustrati dai loro personaggi che raramente sono in sincronia e che il film interpreta con molto umorismo pieno di sentimento e frequente ironia. Perché, alla fine, questa evasione evasiva si rivela rivelatrice di un amore profondo e complice che trascende le contraddizioni superficiali. Su questa base (secondo il regista del film) compaiono i loro ricordi condivisi e gli scenari di vita di coppia sposata, come un gruppo di piccoli sassolini che all’epoca non sembrano molto, ma che acquistano splendore una volta curvati tempo.
Un film apparentemente immaginario improvvisato e letterale sulla vita reale, Escursioni in Italia Pieno di magia mentre segue la scia dell’amato cast, attraverso paesaggi da cartolina illuminati Jonathan Requeborg. Il film è leggero, anche se un po’ cupo, e cattura il profumo sfuggente di una breve deviazione esistenziale sotto il sole del Mediterraneo.
Prodotto dal film Film sul torneo (che gestisce anche le vendite internazionali) in coproduzione con Film Arte Francia Cinema.
(tradotto dal francese)
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