Il ministero degli Esteri pakistano ha dichiarato lunedì che quattro cittadini pakistani sono dispersi e 16 sono sopravvissuti dopo che un’imbarcazione che trasportava migranti verso l’Europa si è schiantata contro le rocce vicino alla costa meridionale italiana, uccidendo dozzine. Almeno 62 persone sono morte nel disastro di domenica, secondo le autorità italiane e i soccorritori. Ottanta persone sono sopravvissute, ma si ritiene che ne manchino altre sulla base delle stime dei sopravvissuti fino a 200 persone a bordo.
Il ministero degli Esteri pakistano ha detto che i suoi diplomatici in Italia hanno incontrato 16 sopravvissuti pakistani che hanno detto che 20 pakistani erano a bordo della nave e quattro sono ancora dispersi. Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha dichiarato lunedì mattina in un tweet che i rapporti indicavano che più di venti pakistani erano annegati e che aveva chiesto al ministero degli Affari esteri di condurre controlli.
I soccorritori e le agenzie delle Nazioni Unite hanno affermato che molti afgani viaggiavano anche su un sambuco di legno proveniente dalla Turchia. I portavoce del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dei Rifugiati afghano non hanno risposto a una richiesta di commento.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha affermato che le persone che hanno viaggiato dalla Turchia l’anno scorso costituivano circa il 15% degli arrivi in Italia via mare e che quasi la metà di coloro che hanno utilizzato la rotta provenivano dall’Afghanistan. La Turchia fa parte di una delle rotte più frequentemente utilizzate dai trafficanti di esseri umani per portare i migranti in Europa, che a volte viaggiano via terra, camminando per chilometri e sopportando la permanenza per giorni nei container delle navi.
L’Italia è uno dei principali punti di sbarco per i migranti che cercano di entrare in Europa via mare, e molti cercano di viaggiare verso i paesi del nord Europa. Il Missing Migrants Project delle Nazioni Unite ha registrato più di 17.000 morti e sparizioni nel Mediterraneo centrale dal 2014. Si stima che più di 220 siano morte o scomparse quest’anno.
(Questa storia non è stata modificata dallo staff di Devdiscourse ed è stata generata automaticamente da un feed sindacato.)
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