“Vogliamo la pace o vogliamo accendere i condizionatori d’aria”, ha chiesto il primo ministro italiano Mario Draghi all’inizio di questo mese. Ora il paese rifiuta i condizionatori d’aria quest’estate
Le nuove regole di climatizzazione fanno parte di un’iniziativa italiana di razionamento energetico, denominata Operazione Termostato. Agenzia di stampa francese
L’estate sta arrivando e sarà un’estate dura per l’Italia. Il paese ha fissato un limite all’aria condizionata nelle scuole, negli uffici postali e in altri edifici pubblici: la temperatura non può scendere sotto i 25 gradi Celsius dal prossimo mese. Ma perché questa limitazione?
Fa tutto parte del “Termostato di funzionamento”, la nuova iniziativa italiana di razionamento dell’energia, che inizierà il 1 maggio di quest’anno e durerà fino al 31 maggio 2023. A partire dal prossimo mese, agli italiani sarà vietato impostare l’aria condizionata al di sotto dei 25 gradi Celsius. Inizia l’estate e le temperature salgono a 40 gradi. In inverno, le stanze non saranno riscaldate a un massimo di 19-21 gradi Celsius, secondo un emendamento a un decreto governativo sull’uso dell’energia.
Le modifiche sono state annunciate per ridurre la dipendenza del paese dalle forniture di gas russe. L’Italia riceve il 40% del suo fabbisogno di gas da Mosca e ha cercato di diversificare dall’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio. Il paese europeo dovrebbe firmare accordi con la Repubblica del Congo e l’Angola come parte degli sforzi.
Un comunicato del ministro degli Esteri italiano ha annunciato che è stata firmata una dichiarazione di intenti per sviluppare “nuovi” progetti di gas naturale e aumentare le esportazioni verso l’Italia.
Fino ad allora, è probabile che le restrizioni sull’aria condizionata continueranno.
Come è nata la regola?
Il dibattito sullo spreco di energia dovuto all’aria condizionata è iniziato dopo che il primo ministro Mario Draghi l’ha usata come esempio di qualcosa a cui gli italiani potrebbero dover rinunciare per riportare la pace in Ucraina. “Vogliamo la pace o vogliamo l’aria condizionata?” Ha detto all’inizio di questo mese, dopo aver promesso che l’Italia si sarebbe conformata se l’Unione Europea avesse deciso di imporre un divieto sul gas russo, secondo i rapporti. custode.
Cosa succede a quelle regole infrante?
Non c’è chiarezza su come le autorità controlleranno coloro che non seguono le nuove regole. I resoconti dei media italiani suggeriscono che il ministero del Lavoro potrebbe essere ritenuto responsabile e chi rompe il confine potrebbe essere multato da 500 euro (41.440 rupie) a 3.000 euro (2.48 mila rupie indiane).
Gli ospedali sono esclusi, ma le restrizioni potrebbero presto estendersi alle case private.
In che modo le misure aiuteranno?
Il ministro della Pubblica Amministrazione italiano Renato Brunetta ha affermato che il piano di climatizzazione farà risparmiare almeno due miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Ha detto Angela Massey, una politica del Movimento Cinque Stelle, il più grande partito della coalizione di governo custodeÈ vero che la pubblica amministrazione è un esempio nella riduzione degli sprechi e nella sensibilizzazione dei cittadini alla razionalizzazione dei consumi, un modo semplice per contribuire e ridurre la dipendenza dal gas.
“Non vogliamo più dipendere dal gas russo perché la dipendenza economica non dovrebbe diventare politicamente asservita”, ha detto Draghi in un’intervista al quotidiano The Draghi. Corriere della Sera tutti i giorni la domenica.
Con il contributo delle agenzie
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