Fonti della sicurezza di Hezbollah hanno detto a Press TV che Sayyed Hassan Nasrallah, il leader del movimento di resistenza, si trova in un luogo sicuro e non è stato danneggiato dai recenti attacchi aerei israeliani sulla periferia meridionale di Beirut.
Questa dichiarazione arriva sulla scia delle voci diffuse sui social media secondo cui Nasrallah sarebbe stato preso di mira durante il grande attacco aereo lanciato venerdì dal regime israeliano sul quartiere di Dahiya, a sud di Beirut.
I rapporti affermavano anche che Hashem Safi al-Din, presidente del consiglio esecutivo di Hezbollah, stava bene, mentre l'agenzia di stampa iraniana Tasnim News Agency citava fonti informate in Libano secondo cui nessun comandante di Hezbollah è stato martirizzato negli attacchi terroristici israeliani.
Sei edifici sono stati rasi al suolo in seguito all'aggressione israeliana alla periferia sud di Beirut.
Il Ministero della Sanità libanese ha affermato che almeno due persone sono state uccise e altre 76 sono rimaste ferite nell'attacco.
La radio dell'esercito israeliano ha affermato che gli aerei F-35 hanno effettuato l'attacco utilizzando bombe anti-bunker.
I media israeliani hanno riferito che il regime ha informato gli Stati Uniti dell'attacco poco prima che fosse effettuato.
I media libanesi hanno riferito che il personale della protezione civile era al lavoro per spegnere l'incendio scoppiato nella zona ed evacuare i feriti.
Il primo ministro provvisorio libanese Najib Mikati ha risposto all'attacco, affermando che la comunità internazionale deve scoraggiare il nemico israeliano e fermare la sua tirannia e la guerra di annientamento che sta conducendo contro il Libano.
Mikati ha affermato che l’attacco israeliano dimostra la mancanza di interesse del regime nei confronti delle richieste internazionali di cessate il fuoco.
(Questo articolo è in fase di aggiornamento..)
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