(Bloomberg) — Cimolai SpA ha chiesto protezione giudiziaria dai creditori per mettere in atto un piano di ristrutturazione per i suoi contratti derivati su valute inadempienti.
Lo studio di ingegneria italiano ha chiesto a un tribunale distrettuale di Trieste l’accesso a uno “strumento di crisi aziendale” che proteggerà l’azienda e i suoi dipendenti, ha affermato giovedì in una dichiarazione inviata via e-mail.
La società sta cercando di risolvere i suoi impegni dopo il crollo di alcuni contratti di copertura valutaria in mezzo alle pesanti perdite per l’euro. La società era particolarmente esposta a derivati ancorati al tasso euro-dollaro chiamato “Trade Accrued Receivable Redemption”, o TARF, secondo i suoi più recenti conti finanziari disponibili.
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Bloomberg ha riferito la scorsa settimana di avere $ 400 milioni di derivati nei suoi libri contabili.
La Cimolai, fondata nel 1949 dall’operaio Armando Simolai e controllata dal figlio Luigi, progetta e realizza le strutture in acciaio di ponti, palazzi, stadi e perfino il nuovo ricovero del reattore nucleare di Chernobyl. Nella dichiarazione, ha affermato di avere un portafoglio ordini di oltre 830 milioni di euro (816 milioni di dollari).
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Ha aggiunto che il piano di ristrutturazione prevede anche la ricapitalizzazione che Simolai ha già ricevuto l’interesse di soggetti italiani ed esteri.
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