L’italiana TIM è in trattativa esclusiva con KKR per quanto riguarda la vendita della rete

  • TIM cerca un’offerta vincolante entro il 30 settembre
  • L’offerta di KKR prevale sull’offerta concorrente dell’istituto di credito statale italiano
  • La Roma è desiderosa di acquisire una partecipazione nella società di rete

MILANO (Reuters) – Il gruppo italiano di telecomunicazioni ha dichiarato giovedì di aver concesso al fondo statunitense KKR (KKR.N) un periodo di negoziazione in esclusiva per la vendita della sua rete terrestre.

Il gruppo ha affermato in un comunicato che il consiglio di amministrazione di TIM ha incaricato all’unanimità l’amministratore delegato Pietro Labriola di avviare colloqui con KKR con l’obiettivo di ottenere un’offerta vincolante entro il 30 settembre.

KKR, la cui offerta totale potrebbe essere valutata intorno ai 23 miliardi di euro (25,19 miliardi di dollari), ha vinto contro un consorzio formato dall’istituto di credito statale italiano Casa Deposit e Prestiye (CDP) e dal fondo australiano Macquarie (MQG.AX).

Nel corso degli anni sono stati compiuti numerosi sforzi per ristrutturare TIM, l’ex monopolio nazionale italiano della telefonia.

Il fondo statunitense ha già investito 1,8 miliardi di euro nella rete e aveva un’offerta per privatizzare l’intera società che è stata respinta lo scorso anno.

Ora sta cercando di acquistare un’unità comprendente l’intera rete di accesso fisso locale di TIM Corporation e della società di cavi sottomarini Sparkle.

Una vendita della rete dovrebbe essere approvata dal governo italiano, che potrebbe utilizzare la regola dei “poteri d’oro” per fissare termini o bloccare le offerte per asset strategici come la rete TIM.

Per ottenere l’approvazione di Roma, KKR è aperto al Fondo per le infrastrutture del Tesoro o ente statale italiano F2i, che è un co-azionista della società di rete, hanno affermato fonti vicine alla questione, aggiungendo che il fondo statunitense nutre preoccupazioni sulla cooperazione con CDP a causa di problemi di antitrust.

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Il finanziatore del governo e Macquarie possiedono congiuntamente Open Fiber, il concorrente minore di TIM.

Giovedì un funzionario del governo ha detto a Reuters che la priorità per Roma è assicurarsi una partecipazione nella rete in modo che il governo sorvegli la risorsa.

La cessione della rete è uno dei principali pilastri della strategia dell’amministratore delegato Pietro Labriola per rilanciare TIM riducendo il debito dell’ex monopolio telefonico di 25 miliardi di euro.

Ma i piani di Labriola hanno incontrato una forte resistenza da parte di Vivendi (VIV.PA), il più grande investitore di Telecom Italia, il gruppo media francese, che vuole che la rete fissa – il principale asset dell’azienda – renda almeno 31 miliardi di euro in ogni vendita.

Con la sua quota del 24% in TIM, Vivendi vuole anche che qualsiasi decisione sulla rete passi un voto straordinario degli azionisti, facilitando il blocco dell’affare.

Il valore esatto dell’offerta di KKR dipende dai termini dei contratti tra la rete che acquisirà e le restanti attività di TIM, nonché da determinati obiettivi di performance.

($ 1 = 0,9131 euro)

Montaggio di Elvis Armellini e Deepa Babbington

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