MILANO (Reuters) – Il gruppo edilizio italiano Simolai ha dichiarato venerdì che sta valutando la possibilità di raccogliere capitali per far fronte a un potenziale deficit legato ai contratti derivati, aggiungendo che alcuni gruppi industriali stranieri potrebbero essere interessati a investire.
Il gruppo, i cui progetti includono lavori sugli stadi dei Mondiali di calcio in Qatar, ha affermato di aver incaricato Lazard “di esaminare l’intero portafoglio di strumenti finanziari ed eventualmente di rinegoziare o contestare tali contratti”.
Simulai, specializzato in strutture in acciaio, ha aggiunto che non è ancora possibile valutare gli impatti sul proprio bilancio. Ha aggiunto che l’entità di qualsiasi raccolta fondi sarebbe stata determinata solo una volta che Lazard avesse terminato il suo lavoro.
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Bloomberg ha riferito la scorsa settimana che il gruppo è stato esposto a un derivato legato all’euro-dollaro soprannominato “Treasury Receivable Redemption” (TARF) mentre cercava di isolare il rischio della sua valuta per i progetti offshore.
Cimolai, un’azienda a conduzione familiare con sede nel nord Italia, ha affermato che la sua attività regolare è stata soddisfacente e sta operando in linea con le aspettative.
“L’unico problema sono alcuni contratti derivati che vengono emessi all’insaputa del presidente e degli organi societari che sollevano criticità a causa dell’improvviso calo dell’euro rispetto al dollaro”, si legge in un comunicato del gruppo.
L’azienda impiega 2.700 persone e ha registrato un fatturato di 421 milioni di euro l’anno scorso, secondo il suo sito web.
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(Reportage di Elisa Anzulin Montaggio di Keith Weir
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