L’Italia vieta la caccia e altre attività nelle zone colpite dall’influenza suina

Roma, gen. 13 (Reuters) – L’Italia giovedì ha vietato la caccia e diverse attività all’aperto in due aree settentrionali colpite dalla micidiale influenza suina africana.

L’influenza suina africana è innocua per l’uomo, ma spesso pericolosa per i maiali, causando perdite finanziarie per gli agricoltori. Ha avuto origine in Africa prima di diffondersi in Europa e in Asia e ha ucciso centinaia di milioni di maiali in tutto il mondo.

L’ordinanza, firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, ha colpito 114 aree rurali del nord-ovest del Piemonte e della Liguria, dove sono stati trovati quattro cinghiali portatori della malattia.

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L’ordinanza stabilisce che è vietata la caccia e che sono vietati la raccolta di funghi e cibo, la pesca, il trekking, la bicicletta e il contatto diretto o indiretto con suini infetti. Dai ministri.

Ad eccezione del diffuso divieto di bracconaggio, il bracconaggio dei cinghiali potrà controllarne il numero e monitorare la diffusione dell’influenza suina.

La scoperta della malattia in Italia potrebbe essere un duro colpo per i suoi produttori di carne perché i governi spesso bloccano l’importazione di prodotti a base di carne di maiale dai paesi infetti per prevenire la diffusione della malattia.

I ministri hanno affermato che l’ordine, che entrerà in vigore immediatamente, sarà attuato per sei mesi, “consentendo alle nostre operazioni di produzione di continuare a operare in sicurezza e fornendo assicurazioni sulle nostre esportazioni”.

In Cina, il più grande produttore mondiale di carne di maiale, l’influenza suina africana ha spazzato via mezzo branco di maiali entro un anno dalla diagnosi nel 2018. L’anno scorso, Haiti e la Repubblica Dominicana hanno confermato le prime eruzioni negli Stati Uniti in quasi 40 anni.

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A seguito della conferma del primo caso di fauna selvatica in Germania, la Cina e altri acquirenti di carne di maiale hanno vietato l’importazione di carne di maiale tedesca nel settembre 2020.

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Rapporto Gavin Jones; Redazione Sandra Malar

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