La Roma cerca un vicepresidente e un portafoglio importante come difesa o concorrenza. Il ministro Tajani ha nominato il ministro Fito, la decisione finale spetta al premier Meloni. Ha elogiato il Primo Ministro estone Kallas in qualità di Alto Rappresentante, ma ha sottolineato le questioni del Mediterraneo e del Medio Oriente
Le richieste dell'Italia. L’Italia sta cercando una rappresentanza più forte nella prossima Commissione europea, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che sottolinea la necessità di un portafoglio significativo con un vicepresidente e un commissario.
- Tajani, Presidente ForzaItalia (PPE), sottolinea il ruolo dell’Italia come membro fondatore dell’Unione Europea e come la seconda più grande economia manifatturiera in Europa a sostenere questa affermazione.
- Per quanto riguarda i possibili candidati per i ruoli di commissario, Tajani ha indicato il ministro degli Affari europei Rafael Fito, ex copresidente del gruppo ECR, come una scelta eccellente per la sua esperienza e conoscenza. Ha osservato che non è stata presa alcuna decisione definitiva e che il Primo Ministro Maloney prenderà una decisione definitiva dopo essersi consultato con il suo governo.
- Le aree di interesse per l'Italia includono la difesa e la concorrenza, che riflettono le priorità strategiche del Paese.
- Tajani ha elogiato la proposta del primo ministro estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, ma ha sottolineato l'importanza di considerare le questioni del Mediterraneo e del Medio Oriente oltre all'Europa dell'Est per i futuri alti ambasciatori dell'UE.
L'Alleanza Verde è stata respinta. Tajani ha commentato la costruzione di una maggioranza al Parlamento europeo, sostenendo la cooperazione con il partito dei Conservatori e Riformisti europei guidato dal Primo Ministro italiano Giorgia Meloni e rifiutando qualsiasi alleanza con i Verdi.
- Ha criticato le politiche dell'ex commissario Franz Timmermans, che secondo lui erano “coerenti” con l'attivismo di Greta Thunberg, dicendo che gli elettori europei le avevano respinte. Tajani ha chiesto soluzioni pratiche che sostengano la produzione agricola e industriale riducendo al contempo l’inquinamento.
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