I calciatori italiani non avranno un infortunio al ginocchio in vista della partita di Euro 2020 della loro squadra contro l’Austria a Wembley sabato. La decisione di non compiere il gesto simbolico contro il razzismo sarebbe mirata ad evitare il ripetersi di quanto accaduto prima dello scontro dell’Italia con il Galles a Roma domenica, quando cinque giocatori italiani si sono infortunati al ginocchio mentre altri erano in piedi.
Il quotidiano italiano Corriere della Sera ha riferito che né l’Italia né l’Austria hanno comunicato alla UEFA che i loro giocatori avrebbero allattato al seno prima della partita.
Il Corriere ha detto che il capitano dell’Italia Leonardo Bonucci dovrebbe spiegare il motivo della decisione durante una conferenza stampa più tardi venerdì.
Il gesto antirazzista è diventato prominente nello sport e nelle proteste di Black Lives Matter, in particolare quella che ha seguito l’uccisione di George Floyd lo scorso anno.
La nazionale inglese ha aperto la strada a un infortunio al ginocchio durante il Campionato europeo di calcio, che è stato riprogrammato dal 2020 a causa della pandemia di coronavirus, anche se il gesto ha diviso i fan.
Ha diviso anche le squadre europee, con alcune squadre, o singoli giocatori, in ginocchio e altre no. Alcune persone hanno sostenuto che il simbolo è politico e non apporta un cambiamento significativo nel trattamento del razzismo.
I giocatori italiani che si sono astenuti dal fare una mossa del genere prima della partita contro il Galles sono stati pesantemente criticati. Enrico Letta, l’ex primo ministro, ha dichiarato: “Guarda domenica, con tutti i giocatori del Galles in ginocchio e solo [5] Per quanto riguarda i giocatori italiani che l’hanno fatto, non era una buona immagine”.
Tra le critiche, Paolo Corpi, responsabile comunicazione della squadra italiana, ha dichiarato: “A nome di tutta la squadra, ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo. Aderire o non impegnarsi in qualche forma di protesta, una forma simbolica a il tempo, non significa ignorare la lotta al razzismo”.
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