L’Italia multa Amazon per 1,3 miliardi di dollari, accusando danni a venditori esterni

Giovedì l’autorità di vigilanza antitrust italiana ha multato Amazon per 1,13 miliardi di euro (1,3 miliardi di dollari), accusando la società di sfruttare la sua posizione dominante nei confronti di venditori indipendenti sul suo sito Web in violazione delle regole di concorrenza dell’Unione europea.

La multa è una delle più grandi in Europa contro il colosso del commercio online, che si è espansa in particolare in Italia durante il lockdown del coronavirus che ha impedito ai residenti di recarsi nei negozi per acquistare articoli ritenuti non essenziali.

Amazon ha affermato di essere “fortemente in disaccordo” con la decisione e farà ricorso, definendo le multe e i danni proposti “ingiustificati e sproporzionati”. Ha notato che più della metà delle vendite annuali in Italia proviene da piccole e medie imprese che hanno accesso ad altri canali per vendere i propri prodotti.

L’AGCM italiana ha affermato che Amazon ha chiesto a venditori di terze parti di utilizzare il proprio servizio di logistica, chiamato Fulfillment by Amazon, a scapito dei concorrenti e rafforzando la propria posizione.

Il gigante dell’e-commerce impedisce anche ai venditori di terze parti di accedere al programma fedeltà Amazon Prime, “rendendo più facile vendere a più di sette milioni di consumatori fedeli e più spendenti”.

Ciò significa che questi venditori sono anche esclusi da eventi speciali, tra cui offerte del Black Friday, Internet Monday e Prime Day, il che riduce anche le possibilità che gli articoli dei venditori vengano visualizzati come “Offerta in primo piano”.

“L’indagine ha dimostrato che questi vantaggi sono essenziali per ottenere visibilità, per aumentare le vendite e quindi per il successo delle offerte dei venditori su Amazon.it”, ha affermato il regolatore.

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L’autorità ha ordinato ad Amazon di concedere vantaggi di vendita e visibilità su Amazon.it a tutti i venditori di terze parti che sono in grado di soddisfare i suoi standard di servizio Prime, che devono pubblicare.

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