I richiedenti il visto devono essere telelavoratori “altamente qualificati”, definiti come coloro che possono lavorare da remoto utilizzando strumenti tecnologici avanzati. I candidati devono guadagnare uno stipendio annuo minimo di € 28.000, avere una laurea o una licenza professionale e dimostrare sei mesi di esperienza lavorativa.
Inoltre, dovranno esibire la prova di residenza in Italia e l'assicurazione sanitaria. Anche i familiari possono presentare domanda previa approvazione delle autorità locali. Questo permesso ha validità di un anno ed è rinnovabile annualmente, soprattutto per coloro che possono lavorare a distanza dall'Italia.
La decisione finale sui permessi familiari spetta alla questura italiana. La mossa dell'Italia per introdurre questo visto è finalizzata ad attrarre lavoratori stranieri ad alto reddito. Ad esempio, il Giappone offre visti ai nomadi digitali che guadagnano più di 63.000 dollari all’anno. L’obiettivo è aumentare lo sviluppo economico attirando professionisti qualificati a lavorare e vivere in questi paesi.
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