Il governo sta investendo in energia pulita oltre a gas e GNL per diventare indipendente dal punto di vista energetico e hub energetico europeo.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia/Ecr) ha detto agli elettori in vista delle elezioni politiche del 25 settembre che vuole fare dell’Italia il “centro energetico d’Europa” investendo principalmente in “soluzioni strutturali” per raggiungere l’energia totale, soprattutto nel sud . Indipendenza.
“Con un po’ di intelligenza e risorse ben spese, possiamo trasformare il sud in un hub per l’approvvigionamento energetico dell’Europa”, ha detto, aggiungendo che i gasdotti “e poi le energie rinnovabili” sono sul tavolo.
“L’anno prossimo ci sarà un boom delle energie rinnovabili”, ha detto martedì a EURACTIV Italia Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club. “Già quest’anno avremo 3000 MW in più; I risultati stanno arrivando. Dobbiamo gestire e generare da 7000 a 8000 MW di energia pulita all’anno”, ha affermato.
Il 5 ottobre il Governo italiano ha approvato la compatibilità ambientale favorevole di otto progetti per impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili della potenza di 314 MW.
Secondo Silvestrini, molti altri sono in via di omologazione per l’energia solare, che è una priorità in Italia, insieme all’eolico e al geotermico.
“Oggi esistono soluzioni innovative, grazie alle nuove tecnologie, che faciliteranno il passaggio alle energie rinnovabili”, ha spiegato Silvestrini.
Dal 2014 al 2021, la quota di energia rinnovabile dell’Italia è stata di circa il 38% e, a causa della siccità e del calo della produzione di energia idroelettrica, la percentuale scenderà quest’anno.
Se però si seguirà la road map varata dal governo Draghi e ora in mano al governo Meloni, «nei prossimi anni crescerà in maniera esponenziale».
Per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Europa di zero emissioni entro il 2050 e ottenere l’indipendenza dal gas straniero, in particolare russo, l’Italia deve sviluppare in modo massiccio le sue energie rinnovabili.
Oltre al proprio fabbisogno energetico, il governo italiano vuole essere un hub energetico per l’Europa, esportando energia in altri Stati membri e oltre.
Entro il prossimo decennio, “l’Italia avrà una grande produzione di energia pulita e sarà necessario avviare scambi energetici con altri Paesi europei”, ha affermato Silvestrini, aggiungendo che a seconda delle stagioni e della conseguente quantità di energia prodotta, l’Italia potrà esportare e importare secondo necessità.
(Federica Pascale | EURACTIV.it)
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