L’Italia intensifica il congelamento dei beni legati agli oligarchi russi

Le banche italiane sono state incaricate venerdì dal Dipartimento di informazione finanziaria della Banca d’Italia di informarle urgentemente di tutte le misure adottate per congelare i beni di persone ed entità oggetto di sanzioni contro la Russia.

Gli alleati occidentali si sono mossi per isolare il sistema economico e finanziario della Russia dalla sua invasione dell’Ucraina, compresa l’imposizione di sanzioni alla sua banca centrale e gli oligarchi al potere che hanno accumulato ricchezza e influenza politica sotto il presidente russo Vladimir Putin. La divisione della Banca d’Italia, nota come UIF, ha affermato in un comunicato che tutte le comunicazioni delle banche dovrebbero fornire dettagli sugli argomenti coinvolti e sul valore e natura delle attività, e inviate “il prima possibile”.

Il ministero delle Finanze ha affermato in una dichiarazione separata che la sua richiesta è arrivata dopo una riunione del Comitato per la sicurezza finanziaria del Tesoro italiano giovedì per rivedere ciò che era già stato fatto e le misure previste di congelamento dei beni. Il Tesoro ha aggiunto che la commissione ha intensificato le proprie attività per garantire l’efficacia delle sanzioni applicabili sia alle risorse immobiliari che finanziarie.

Giovedì le autorità francesi hanno dichiarato di aver sequestrato quattro navi mercantili e uno yacht di lusso legato all’oligarchia, mentre in Germania si trattava di una nave da crociera di lusso con circa 600 milioni di dollari di proprietà del miliardario russo Alisher Usmanov, anch’egli nella lista delle sanzioni dell’Unione Europea. presso il cantiere navale di Amburgo. Il magnate della metallurgia e delle comunicazioni dell’Uzbekistan Usmanov, in Italia, è noto soprattutto per il possesso di immobili sull’isola di Sardegna.

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Mirko Ideli, coordinatore della Cisl della federazione sarda, ha affermato che le sanzioni e la ridotta presenza di ricchi russi potrebbero incidere negativamente sull’economia dell’isola e mettere a rischio oltre 1.000 posti di lavoro.

(Questa storia non è stata modificata dallo staff di Devdiscourse ed è generata automaticamente da un feed condiviso.)

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