L’Italia cerca di studiare i ghiacciai situati nella parte più meridionale dell’Europa

Sul ghiacciaio Calderon, Italia (AP) – Gli scienziati italiani stanno gareggiando contro il tempo per studiare, sondare e campionare i ghiacciai più meridionali d’Europa prima che si sciolgano e scompaiano a causa dell’aumento delle temperature globali.

I ricercatori hanno condotto un primo rilevamento radar del ghiacciaio Calderon negli Appennini nell’Italia centrale il 13 marzo e prevedono di tornare il mese prossimo per esplorare e prelevare campioni. L’obiettivo è estrarre parti del ghiacciaio e conservarle in Antartide per studi futuri.

“Questo ghiacciaio può raccontarci il clima mediterraneo e la storia ambientale”, ha detto il ricercatore Jacopo Gabrielli, dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche.


L’Associated Press ha scortato Gabriele e il team sul ghiacciaio innevato per un’indagine radar, ha raggiunto la vetta in elicottero e si è avviato su e giù per il pendio del Gran Sasso. I ricercatori con le racchette da neve sondano il terreno con apparecchiature elettromagnetiche per determinare come è stratificato il ghiacciaio.

L’indagine consentirà agli esperti di “registrare la profondità e la morfologia tra neve e ghiaccio, e tra ghiaccio e roccia. In questo modo possiamo misurare lo spessore e ricostruire la forma del fondo del ghiacciaio”, ha affermato Stefano Urbini, ricercatore dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che è stato anche coinvolto nel rilievo.

Il minuscolo ghiacciaio italiano, già diviso in due a causa del riscaldamento globale, è un importante termometro dei cambiamenti climatici e uno scrigno di informazioni atmosferiche. I glaciologi si aspettano di trovare uno strato di ghiaccio spesso 25 metri (80 piedi) sotto il ghiaccio e i detriti che ricoprono il ghiacciaio.

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I campioni provenienti da Calderone saranno conservati nell’archivio mondiale dell’Antartide “Ice Memory”, un frigorifero naturale che consente la conservazione a -50°C ed è in costruzione presso lo stabilimento franco-italiano di Concordia.

Secondo il Consiglio italiano delle ricerche, i ghiacciai al di sotto dei 3.600 metri (11.800 piedi) scompariranno entro il 2100 se le temperature continueranno a salire al ritmo attuale. Gli esperti affermano che il ghiacciaio Calderon, che si trova a un’altitudine di 2.700 metri, potrebbe sciogliersi molto prima, entro il 2050 se non verranno prese misure drastiche.

“Attraverso questi ghiacciai, e attraverso l’attenzione che tutti diamo a questi meravigliosi ambienti, possiamo spiegare come sta cambiando il clima, perché sta cambiando, come sono colpiti gli esseri umani e cosa possiamo fare per ridurre il nostro impatto sul nostro pianeta”, Gabrielli .

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