- L’Inter si è avvicinata a un punto cruciale della stagione 2022-23
- La sconfitta in Champions League potrebbe significare la fine del regno di Simone Inzaghi
- Nel frattempo, Romelu Lukaku ha continuato i suoi guai sotto porta nel fine settimana
Martedì sera l’Inter affronterà il Benfica in Champions League, con la piena consapevolezza di essere giunti a un bivio cruciale nella loro mediocre stagione.
Dieci sconfitte in Serie A e numerosi problemi contrattuali con i migliori giocatori della rosa hanno messo Simone Inzaghi con le spalle al muro.
Il tecnico azzurro sa che presto potrebbe mostrare le porte d’uscita a San Siro, soprattutto se la sua squadra verrà eliminata dalla Champions League.
E l’esito del big match contro il Benfica potrebbe segnare irrimediabilmente la rotta della squadra in questa stagione, smorzando anche il progetto tecnico per il prossimo anno.
Senza vincere la Champions League, e senza un posto tra le prime quattro squadre della Serie A, l’Inter perderà molto potere economico per la prossima stagione.
Dieci sconfitte su 29 partite, sei partite consecutive senza vittorie e due gol segnati nelle ultime 4 partite.
Questi i numeri spaventosi per una squadra che, pur rimanendo assuefatta alle posizioni europee in classifica, rischia di essere deragliata da un momento all’altro.
Il pareggio contro la Salernitana, dopo aver sprecato decine di occasioni utili per segnare il raddoppio, illustra come l’Inter soffra di una disorganizzazione difficile da superare poco prima del confronto con il Benfica.
E il Benfica è probabilmente il peggior avversario che l’Inter abbia ora di fronte, dato il suo calcio veloce, aggressivo e l’energia implacabile.
Sembra che l’Inter abbia problemi fisici e la presenza di avversari con grande forza fisica potrebbe essere un ostacolo insormontabile tra i nerazzurri e una semifinale di Champions League.
LUKAKU È SOTTO PRESSIONE
I Queen e Freddie Mercury avrebbero potuto scrivere un remake di “Under Pressure”, una delle canzoni più belle della storica band britannica, ispirata agli ultimi mesi della tormentata carriera di Romelu Loaco.
L’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, sta cercando in vari modi di provocare una reazione positiva nell’attaccante belga, attualmente sofferente fisicamente e psicologicamente.
Il prestato dal Chelsea passa la maggior parte del suo tempo, subito dopo le partite dell’Inter, a consegnare la maglia ai tifosi ea scusarsi per la sua pessima prestazione mettendosi una mano sul petto.
Ora è fuori controllo. Le sue carenze tattiche non possono più essere corrette, ma possiamo solo sperare che un po’ di orgoglio gli permetta di essere finalmente decisivo in campo.
Tra Fiorentina e Salernitana, Lukaku ha sbagliato alcune grandi occasioni in porta, quelle occasioni fallite attribuite esclusivamente a suoi errori tecnici.
Non è contento, evidentemente qualcosa gli dà fastidio ei risultati in campo sono imbarazzanti. 17 presenze e tre gol in Serie A sono davvero poche per l’attaccante più pagato della Serie A.
E secondo quanto riportato dal quotidiano “Gazzetta dello Sport”, Lukaku al termine del match contro la Salernitana, avvicinandosi alla curva dell’Inter, si è preso la responsabilità del pareggio e ha chiesto supporto ai tifosi.
Il problema è che i tifosi chiedono gol, non scuse diplomatiche perché si rischia di trasformare una brutta stagione in una stagione fallimentare.
Il pareggio con la Salernitana ha devastato squadra, tifosi e mister
Lo scarso risultato contro la Salernitana ha rovinato la concentrazione e la compostezza della squadra di Simone Inzaghi.
I dati statistici dell’Inter rivelano crepe tattiche e tecniche abbastanza evidenti da giustificare il timore del peggio nelle ultime 50 giornate di campionato.
I suoi 48 gol e 33 subiti in 29 partite sono l’immagine perfetta del fallimento dell’Inter, che ha recentemente eretto un muro insormontabile davanti al portiere Handanovic durante la permanenza di Antonio Conte al club.
C’è un 35enne arrivato in prestito dalla Lazio, Acerbi, arrivato al Milan per colmare una lacuna in difesa che Milan Skriniar avrebbe perso a giugno, e oggi è diventato titolare fisso della squadra di Inzaghi.
Basterà questa piccola analisi tattica per capire come l’Inter ha costruito la difesa della squadra nascondendosi dietro le paure del proprio allenatore.
In attacco le cose non vanno meglio che in difesa. Nell’ultimo mese l’Inter ha tirato regolarmente in porta tra le otto e le 15 volte a partita, ma non è mai riuscita a segnare due volte in una partita. Questo è un problema tecnico e tattico e, soprattutto, un problema mentale.
Sembra esserci poco interesse da parte di Simone Inzaghi e la squadra sembra risentire più del dovuto dell’inesperienza del tecnico.
Senza la Champions League, il nuovo allenatore sarà Thiago Motta
Secondo il ‘Corriere della Sera’, nei giorni scorsi l’Inter avrebbe preso in seria considerazione l’idea di affidare a Thiago Motta il seggio 2023-24.
Il tecnico italo-brasiliano sta ottenendo ottimi risultati a Bologna, ei nerazzurri decideranno di scommettere su di lui se Simone Inzaghi si addierà.
Marotta osserva con garbo interesse il lavoro di Thiago Motta sulla panchina del Bologna e lo crede l’erede di Simon Inzaghi.
Se la situazione tecnica dell’Inter dovesse continuare, Chivu sarà promosso allenatore della prima squadra fino a maggio e Thiago Motta diventerà il primo candidato nella lista del club italiano per la prossima stagione.
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