Che cos’è: Io, la terza luna più grande di Giove
Quando è stata scattata: 15 ottobre 2023
dov’è lei: 262.000 miglia (422.000 km) da Giove
Perché è così speciale: Questa immagine, scattata dalla sonda spaziale Juno della NASA, è l’immagine ad alta risoluzione catturata del mondo più vulcanico del sistema solare in 22 anni. Durante la 55a orbita di Giunone GioveLa navicella spaziale è arrivata a sole 7.260 miglia (11.680 chilometri) dalla superficie craterizzata di Io e ha scattato dozzine di immagini. L’immagine sopra (con contrasto e colori esagerati) rivela nuovi dettagli sulla regione polare nord di Io, che è coperta da montagne alte fino a 6.000 metri, secondo un esperto di Io e un elaboratore di immagini. Jason Perry.
È stato anche pubblicato Raccolta di immagini di Giunone di Io È stata scattata il 16 ottobre, insieme ad un’altra foto che li mostrava entrambi Io e Giove sono nello stesso campo visivo.
Io è la quinta luna più lontana da Giove, in orbita a una distanza media di 262.000 miglia (422.000 km), e la terza luna gioviana più grande, ed è leggermente più grande della luna terrestre, secondo Sito web Space.com. (È più piccolo di Ganimede e Callisto, ma più grande di Europa.)
Secondo i dati, Io è ricoperta di vulcani e la sua attività vulcanica è circa 100 volte maggiore di quella della Terra NASA. Il motivo è l’attrito delle maree. Io è bloccato in base alle maree rispetto a Giove, facendo sì che il pianeta appaia sempre dallo stesso lato, ma il suo percorso orbitale è ellittico a causa dell’attrazione gravitazionale di Europa e Ganimede, secondo NASA. Quando Io si gonfia dentro e fuori, l’attrito genera calore.
Le immagini da 2 megapixel catturate dalla sonda JunoCam sono le immagini di Io con la risoluzione più alta da quando la sonda Galileo della NASA si trovava nel sistema gioviano nel 2001. Fotografato Due alti pennacchi vulcanici dei vulcani lunari Pelé e Tvashtar Katena.
Juneau è sull’orlo di due passaggi più vicini all’IU. La navicella spaziale effettuerà il suo 57esimo e 58esimo avvicinamento a Giove il 30 dicembre 2023 e il 3 febbraio 2024, quando arriverà a sole 930 miglia (1.500 chilometri) dalla superficie di Io.
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