L’F-35B dell’Aeronautica Militare è atterrato per la prima volta su un aereo italiano

ROMA – L’F-35B dell’Aeronautica Militare, primo sbarco della portaerei Cavour della Marina Militare, si unisce a bordo dell’F-35B della Marina Militare e segna l’inizio della tanto attesa operazione congiunta tra le due forze che utilizzano il velivolo.

Durante l’addestramento del 21 novembre, due jet sono atterrati sulla vicina Queen Elizabeth da Gaur, attualmente atterrando sulla portaerei della Royal Navy nel Mediterraneo, mentre due F-35B della marina statunitense basati su una nave britannica stanno attualmente volando verso Kaur. Prima delle manovre al volo di B americana, italiana e britannica insieme.

L’esercitazione riguardava ufficialmente la cooperazione di velivoli F-35B provenienti da diversi paesi, ma è stato un grande miglioramento vedere i jet della Marina e dell’Aeronautica italiani sorvolare l’uno sull’altro dopo il lento avvio della cooperazione tra le forze.

La Marina ha ora tre dei 15 F-35B da consegnare, due dei quali sono stati addestrati negli Stati Uniti, un terzo dei quali è stato consegnato in copertura a luglio.

L’Air Force fornisce 60 F-35A, ma è al primo posto tra i 15 B previsti e prevede di schierare jet in grado di volare da piste corte alle missioni richieste.

Domenica, le discussioni sulla vera cooperazione sono arrivate fitte e veloci perché l’amministratore delegato italiano Adm. Cavo Dragone ha suggerito che oltre ai piloti dell’Aeronautica che ora pilotano i loro jet da Cavour, i piloti della Marina sarebbero stati addestrati per unirsi alle missioni a terra.

“L’integrazione tra la Marina e l’Aeronautica militare nell’uso degli F-35B dalle basi delle portaerei servirà come una delle condizioni in base alle quali non ci saranno piste adatte agli aerei convenzionali e sarà applicabile nel loro uso dal terra”, ha detto.

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Descrivendo la domenica come una “giornata storica”, ha affermato: “È una nuova stagione, che si muove verso la piena integrazione degli F-35B dell’Aeronautica e della Marina, che porterà pieno dinamismo nelle operazioni aeree e navali”.

In una dichiarazione, l’Air Force ha dichiarato: “Attraverso questo processo stiamo voltando una nuova pagina, in cui il concetto di sinergia congiunta e integrata tra le forze armate e le forze armate sono fatti concreti”.

Si aggiunge al discorso di una “forza congiunta STOVL” nel budget della difesa italiano di quest’anno, suggerendo che potrebbe essere formata una sorta di forza F-35B italiana integrata.

Ciò che resta da determinare dove stabilire una base condivisa per i jet è che la Marina è ancora interessata a continuare a utilizzare la sua base a Crotacli nel sud Italia, che è stata utilizzata per la sua vecchia flotta Harrier.

L’Aeronautica ha già una grande base F-35 per i suoi A e B nella vicina Amendola e ritiene che abbia senso raggruppare lì tutti i jet F-35 italiani.

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