Lega filo-moderata Draghi nominato Ministro dell’Economia italiano

Giancarlo Giorgetti, venerdì il nuovo ministro dell’Economia, è uno dei membri più moderati ed europeisti della Lega di Matteo Salvini.

Fu un fedele sostenitore del Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi, avendo servito come Ministro dello Sviluppo Economico.

Il 55enne ha trascorso gran parte della sua vita politica in Lega, ma non esita a dissentire con Salvini – anche se pubblicamente nega qualsiasi disaccordo.

Il suo mentore politico fu Umberto Bossi, che fondò il partito quando era la Lega Nord concentrata sulla regione.

“Umberto Bossi è un professore di politica, mi ha fatto capire che la politica è una partita a scacchi, bisogna calcolare tutto fino all’ultimo passaggio”, ha detto in un’intervista a marzo 2018.

Come Giorgia Meloni, la leader della Fratellanza italiana nominata venerdì primo ministro, si è leccato i denti politici nell’ala giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI), formata dai sostenitori del dittatore fascista Benito Mussolini dopo la seconda guerra mondiale.

Ma non è stata la prima scelta del ministero dell’Economia, e una delle scelte più importanti del nuovo governo di Roma.

È andato a Melone Fabio Panetta, amministratore delegato della Banca d’Italia, e Daniele Franco, ministro delle finanze di Draghi, per proseguire con il governo precedente e rassicurare gli investitori internazionali.

“Miriamo a costruire un governo di alta autorità”, ha affermato ripetutamente Meloni.

Giorgetti dovrà fare molto per conciliare le costose promesse elettorali della Lega con la necessità di ridurre l’ingente debito dell’Italia, in un contesto di alti tassi di interesse e timori di una recessione incombente.

Dopo la laurea in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, dovrà prendere in considerazione le misure chiave della coalizione di destra: flat tax, agevolazioni fiscali, scudo sui prezzi dell’energia per famiglie e imprese e abbassamento dell’età pensionabile.

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“Non sarà una spesa piacevole, ma il pagamento dei danni causati dalla guerra” in Ucraina, ha detto.

A differenza di Salvini, Giorgetti è conservatore, evita i riflettori e si rifiuta di unirsi ai social. Ha detto: “Non mi metto in prima fila”.

È stato un convinto sostenitore della squadra di calcio inglese del Southampton e ha servito sotto il governo dell’ex primo ministro Giuseppe Conte 2018-2019, in particolare come ministro dello sport.

Devoto amante cattolico e americano, è nato il 16 dicembre 1966 a Cazzago Prabia, nel nord Italia. Suo padre era un pescatore e sua madre una tessitrice.

Dal 1995 al 2004 è stato sindaco della città di meno di 800 residenti.

Quando è venuto fuori il suo nome, Ignazio La Rossa, che ha co-fondato Brothers of Italy con Meloni, ha detto che avrebbe potuto essere nominato a diversi incarichi.

“Potrebbe anche essere un generale delle forze armate – ha detto La Rosa – Giorgetti può fare tutto, è mio amico, e non c’è ruolo che non possa svolgere”.

bh / parlantina / cdw / rl

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