di Xavier Fontdegloria
L’economia italiana dovrebbe rallentare bruscamente nel 2023 a causa dell’aumento dell’inflazione, del rallentamento dei flussi commerciali internazionali e dell’inasprimento della politica monetaria, secondo le proiezioni dell’Istat, l’agenzia nazionale di statistica del paese, pubblicate martedì.
La terza economia della zona euro è destinata a crescere dello 0,4% nel 2023, in netto calo rispetto a un’espansione prevista del 3,9% nel 2022, secondo Statistics.
È probabile che gli investimenti siano il principale motore della crescita per quest’anno e il prossimo, mentre i consumi delle famiglie dovrebbero rallentare bruscamente poiché l’elevata inflazione pesa sulla spesa dei consumatori.
L’economia italiana è cresciuta dello 0,5% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente, ma gli economisti prevedono ampiamente che l’economia del Paese rallenterà alla fine dell’anno.
“Il calo dei consumi trascinerà al ribasso il PIL italiano nei prossimi due trimestri, dopo che è stato l’impulso principale nel primo semestre”, ha affermato in una nota Melanie Debono, capo economista per l’Europa al Pantheon. Pantheon prevede che l’economia italiana si contrarrà dello 0,5% nel quarto trimestre e dello 0,2% nel primo trimestre del 2023, portando l’economia in una breve e superficiale recessione.
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