Dipinto della Juventus © Gallo Images
Il club italiano, la Juventus, ha dichiarato lunedì in una dichiarazione che l’intero consiglio di amministrazione della Juventus si era dimesso, compreso il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved.
Il consiglio si è dimesso in massa “dopo aver considerato la centralità e la rilevanza delle questioni legali e contabili in sospeso”, ha affermato, riferendosi a un’indagine di polizia in corso.
Dallo scorso anno la Procura di Torino ha avviato le indagini sulle accuse di falso in bilancio e irregolarità nelle cessioni e nei prestiti dei calciatori.
Il consiglio uscente “ha ritenuto nel migliore interesse sociale raccomandare alla Juventus di dotarsi di un nuovo consiglio di amministrazione per affrontare questi problemi”, si legge nella nota.
Il club ha detto che l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene è stato invitato a restare temporaneamente mentre potrebbe essere formato un nuovo consiglio di amministrazione per i giganti del Torino.
Ha aggiunto che la prossima assemblea degli azionisti si terrà il 27 dicembre.
La Juventus è indagata per oltre 282 milioni di plusvalenze – la differenza positiva tra i valori di acquisto e vendita dopo ammortamenti e cancellazioni – dalla serie di trasferimenti di giocatori contabilizzati nei loro risultati finanziari 2019, 2020 e 2021.
La Procura di Torino sta indagando sulla possibilità che la Juventus, quotata alla Borsa Italiana, abbia fornito false informazioni contabili agli investitori e fatturato operazioni inesistenti in quel periodo.
Un’ampia gamma di trasferimenti che coinvolgono Juventus e altri club è anche oggetto di un’indagine parallela avviata dalla Federcalcio italiana (FIGC) a ottobre.
Ciò che i querelanti troveranno verrà poi portato all’International Football Association Board (FIGC), che ha il potere di punire i club con una serie di sanzioni che vanno dalle multe all’espulsione dal campionato.
Ha aggiunto che il club “continuerà a collaborare con le autorità di regolamentazione e di settore”.
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