Il grande derby, ma solo da una parte, fa parte di Simon Inzaki, che ha vinto la lotta con Fonseka per chiarezza di struttura e di idee. Tre a zero, la Lazio sarà allo sbando, proprio come le migliori giornate della scorsa stagione, doppietta di Luis Alberto, gol e big match di Zero Immobile (davanti al tecnico …) Soprattutto nell’azione da tre punti di Lazarus, titolare e protagonista di destra. Non ho mai visto la Roma, confusa, distratta dal predominio tecnico, tattico e atletico del nemico, incapace di reagire. Per riassumere i livelli, la Lazio doveva vincere, e lo ha fatto con una prestazione superba, sorpassando il Sassuolo, riducendo Nangoli e Napoli e Atlanta a 3 punti dalla Roma.
IBANEZ FRASTORNATO – Due errori del giovane brasiliano Roger Ibanes, il primo imperdonabile e il secondo grave, hanno dato al derby olimpico il colore della Lazio. Sull’1-0 la Roma si muove con timori difensivi. Spinasola è partito con un titolo preciso dopo una lunghissima e perfetta risalita di Raina (per questo gioca, non Stracos) da corner della Roma; Piccola scivolata, Immobile afferra palla e serve Lazarus sulla destra, ma Ebenez era in netto vantaggio, controllava la sua area, ma giudicava male la posizione del corpo, provava a rientrare, mentre Lazarus lo raggiungeva veloce come un coniglio, Ebenez scivolava (ma le tacchette della Roma Non li hai controllati?), Ha recuperato il suo tiro dal laser e ha parlato dei giocatori veloci che Immobile è arrivato per primo e ha segnato. Sul 2-0, Fonseka ha avuto la stessa brutta fase difensiva. Tocco di Luis Felipe per Milinkovic, da cui si lancia un razzo verticale su Lazarus, spacca Ibanes nel tiro esteso, anzi, l’ex ala Spall atterra in area e multa, la palla c’è ancora, Luis Alberto urla per mandargliela, e poi se ne accorge Era. Lo spagnolo era solo al limite di quell’area, nella Guida Smalling, Mancini sull’immobile, Carstarp su Marusic, Wheeler mancante sul suo compagno o Spinozola. Dopotutto, a Roma mancano i riflettori. Il tiro di Louis Alberto controlla la posizione di Guizeto Guizeto: era in fuorigioco davanti al portiere della Roma Pav Lopez, ma Massolini sul monitor diceva che il gol andava bene.
Differenza – Lacio ha giocato il suo calcio preferito, profondo, nello spazio, usando la porta meno di un quarto d’ora dopo. Ha lasciato il tentativo alla Roma, che ha chiuso il primo tempo con un inutile possesso del 63 per cento. La squadra di Fonseka è lenta, senza immaginazione, senza creare alcun pericolo a Raina. Ci sono state molte cose che non hanno funzionato a Kialoros, a partire dalla posizione di Verdout e non entrare mai in partita perché è stato costretto a guidare Lucas Leva. Ma se la Lazio perde Leva in costruzione, può ancora formare Milinkovic o Luis Alberto o Acerby, mentre Kialoros non ha l’agilità vertebrata, e infatti è stato sostituito da Pedro a intervalli: il compito che gli è stato assegnato non ha senso. La Lazio ha giocato una partita di calcio contro la Roma, che è un calcio molto urgente ed efficace. I tiri veloci e precisi di Milinkovic e Luis Alberto hanno aperto in due la difesa della Roma. Velocità, tecnica, struttura, questa è la squadra di Inzaki. D’altra parte, Willer è partito saggiamente non riuscendo a ingaggiare Diego (ben controllato da Acerb) per tutto il primo tempo di Fonseka, ma anche lui non ha portato nulla nel labirinto di quelle colonne. Non solo: Fonseca ha lasciato Ibanez in balia di Lazarus per più di un’ora, senza l’aiuto di un difensore brasiliano uscito a pezzi. Il primo giocatore della Roma a lasciare la partita è stato il tecnico portoghese.
Dominio Lazio – Nei primi 20 minuti del secondo tempo la Lazio ha avuto tre occasioni nette, tutte strutturate in velocità e sfruttate lo spazio libero tra la difesa e il centrocampo della Roma. Il punto forte in tutte e tre le azioni è sempre lui, Ciro Immobile. Due volte da assistente umano, prima a Milinkovic, seconda a Kyzeto, ma Pav Lopez ha sistemato tutto con due bei risparmi, il terzo è stato comunque bellissimo, nella diagonale dell’immobile che ha messo a punto da solo. I cambi di Fonseca (Point Pedro e Kristande) non hanno dato accenni alla carriera calcistica, così come quelli di Inzaki (Escalant e Akba Akbro). La Lazio riparte a piacimento e torna a segno al quarto tentativo della ripresa. La mossa è partita da Lazarus, ora davvero inamovibile, tocca Akba Akbro, Luis Alberto prende di nuovo il passaggio orizzontale sul filo del palo, prende il gol e mette la palla in angolo. La Roma se n’era andata, ha saltato il primo tempo e nel secondo è stata massacrata. La Lazio, sempre in declino nel secondo tempo, è stata invece la padrona assoluta.
Scrivania:
Lazio-Roma 3-0 (2-0 primo tempo)
Punteggi: 15 ‘Immobile (L), 24’, 67 ‘Luis Alberto (L)
Aiuto: 24 ‘Lazary (L), 67’ Akba Akbro (L)
Lazio (3-5-2): Reena; Louis Felipe (69 ‘Patrick), Acerby, Rod (83’ Hoyt); Lazari, Milinkovic, Leva (65 ‘Escalant), Louis Alberto, Marusic, Gaiseto (65’ Akba Akbro), Immobile (83 ‘Murikki). Allenatore: Inzaki.
Roma (3-4-2-1): Pav Lopez; Mancini (70 ‘sindaco), Smalling, Ibnes; Carstarp, Willer (60 ‘Christian), Vertewood (46’ Pedro), Spinassola (70 ‘Bruno Perez); Bellegrini, mago; Diego. Tutto.:Fonseka.
Arbitro: Daniel Orzado (Divisione Shio).
Ammoniti: 11 ‘Milinkovic (L), 20’ Rod (L), 34 ‘Mancini (R), 47’ Acerby (L), 60 ‘Smalling (R), 62’ Luis Felipe (L), 63 ‘Leva (L), 71 ‘Point Pedro (R), 90’ Magdian (R)
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