L’accordo fiscale del G7 ‘incombe’: Francia, Germania, Italia e Spagna

I ministri delle finanze di Francia, Germania, Italia e Spagna hanno dichiarato venerdì prima di una riunione dei paesi più ricchi del mondo che un accordo del G7 su un’aliquota minima dell’imposta sulle società era “in vista”.

“Abbiamo l’opportunità di convincere le multinazionali a pagare la loro giusta quota”, hanno detto al Guardian il francese Bruno Le Maire, il tedesco Olaf Scholz, l’italiano Daniele Franco e la spagnola Nadia Calvino.

Il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak inizierà venerdì un incontro di due giorni con i suoi omologhi di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti, in vista di un vertice dei leader la prossima settimana tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Sono in corso piani ambiziosi per tasse societarie minime, mentre le potenze mondiali cercano di convincere le multinazionali a pagarle.

“Per più di quattro anni, Francia, Germania, Italia e Spagna hanno lavorato insieme per creare un sistema fiscale internazionale adatto al ventunesimo secolo”, hanno scritto i quattro ministri in un articolo di opinione congiunto.

“È un’epopea di molti alti e bassi. Ora è il momento di fare un accordo”.

Biden chiede un’aliquota minima uniforme dell’imposta sulle società del 15% nei negoziati con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e il G20.

I quattro ministri hanno aggiunto che “la nuova proposta Usa sulle tasse minime è un passo importante nella direzione della proposta inizialmente avanzata dai nostri Paesi e ripresa dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico”.

“Un impegno per un’aliquota fiscale effettiva minima di almeno il 15% è un inizio promettente”.

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