Sabato l'antica Via Appia Romana in Italia ha ricevuto lo status di Patrimonio dell'Umanità dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), diventando così il 60esimo sito italiano nell'elenco.
La Via Appia, o “Regina delle Strade”, si estende per oltre 800 chilometri (500 mi), diventando la più importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani a partire dal 312 a.C.
Questa rivoluzionaria costruzione stradale fornì un collegamento senza ostacoli tra Roma e l'Italia meridionale, garantendo l'accesso militare anche in caso di maltempo e consentendo agli eserciti romani di ottenere rapide conquiste.
Il Ministero della Cultura italiano ha preso l'iniziativa di ottenere il riconoscimento UNESCO per la città, confermato durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Nuova Delhi.
L'UNESCO ha osservato che la Via Appia fu concepita come una via militare strategica per l'avanzata verso l'Oriente e l'Asia Minore, che in seguito favorì lo sviluppo urbano, la produzione agricola e il commercio.
L'UNESCO ha spiegato che la strada è composta da 22 parti e mostra avanzate competenze ingegneristiche romane in vari campi, tra cui la costruzione di strade, l'ingegneria civile e i lavori archeologici.
Oggi, l'antica Via Appia è un vasto parco archeologico protetto, che funge da museo all'aperto e centro ricreativo dove romani e turisti amano andare in bicicletta, fare escursioni ed esplorare siti storici.
(Con input da parte delle agenzie.)
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