La Tunisia rimpatria in Italia i rifiuti forniti illegalmente

Secondo il ministero dell’Ambiente tunisino, Italia e Tunisia hanno firmato un accordo. In base all’accordo, 213 container saranno riesportati nella prima fase sabato 19 febbraio.

Un messaggio di conciliazione per le relazioni tunisine e italiane. I rifiuti italiani forniti illegalmente in Tunisia saranno restituiti al Paese di origine.

Secondo il ministero dell’Ambiente tunisino, i due paesi hanno firmato un accordo. In base all’accordo, 213 container saranno periodicamente riesportati nel porto di Salerno, nel sud Italia.

È la fine di uno scandalo che ha sconvolto l’opinione pubblica tunisina. Al porto di East Sauce si sono svolte manifestazioni per chiedere la restituzione in Italia dei rifiuti vietati.

L’azienda tunisina ha portato 280 contenitori dal 2020, sostenendo falsamente che i rifiuti domestici – vietati dalla legge tunisina – sono in realtà rifiuti di plastica che devono essere riciclati.

A dicembre dello scorso anno è scoppiato un incendio al magazzino della Sorblast, azienda tunisina che immagazzinava i rifiuti italiani sotto controllo doganale. È stata avviata un’indagine per scoprire le circostanze dell’incendio.

Secondo i termini del contratto, la nave dovrebbe trasportare i rifiuti in Italia da sabato.

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