Secondo l’economista Marco Fortis, non è chiaro perché l’Italia non dovrebbe avere almeno lo stesso rating della Francia. Ecco gli ultimi dati sull’economia italiana
Secondo l’economista Marco Fortis, la presidenza del G7 del 2024 darà all’Italia “un’occasione unica” per presentare “i progressi strutturali che la nostra economia ha realizzato negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, a seguito delle riforme avviate nel quinquennio precedente”. . “
- Visti gli ultimi dati sull’economia italiana, “non vede perché” l’Italia “non dovrebbe avere almeno lo stesso rating della Francia”, ha scritto Fortis sul quotidiano. In Foglio.
Sulla base dei dati definitivi per il 2022 e utilizzando le proiezioni 2023 dell’ultimo Economic Outlook dell’OCSE, l’Italia raggiungerà la crescita economica più forte nei paesi del G7 nel periodo 2022-2023, con un PIL in aumento del 5% nel biennio.
- Entro la fine del 2023, l’economia italiana sarà già del 2,2% superiore ai livelli pre-crisi del 2019. La Francia rimarrà solo all’1,5%, mentre Germania, Giappone e Regno Unito non raggiungeranno lo stesso livello di quattro anni fa.
- Tra i Paesi del G7, solo Stati Uniti e Canada, che non implementeranno lockdown paragonabili a quelli europei nel 2020, avranno nel quadriennio una crescita cumulata maggiore dell’Italia.
La forte crescita dell’Italia nel 2022-2023 è trainata dagli investimenti in macchinari e impianti e dalle esportazioni di beni e servizi.
- In entrambi i casi, il nostro Paese registrerà il miglioramento più forte tra le economie del G7 nel biennio, con tassi di crescita rispettivamente del 12,7% e del 12%.
Inoltre, durante il G7 del 2024, il governo italiano potrà dimostrare la sostenibilità del modello economico italiano.
- Ciò è evidenziato dall’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite, che è adeguato alle pressioni planetarie. Considerando le emissioni pro capite di CO2 e il consumo pro capite di risorse naturali, l’Italia si colloca al terzo posto a livello mondiale e al secondo posto nel G7 dietro al Regno Unito.
In termini di finanze pubbliche, secondo il Fiscal Monitor del FMI, tutti gli altri paesi del G7 ad eccezione della Germania avranno un debito pubblico superiore al 100% del PIL nel 2023.
- Tuttavia, il debito italiano è cresciuto molto poco in termini di punti percentuali di PIL nel decennio 2014-2023, poiché sette anni su dieci hanno registrato un avanzo primario generale e nel 2023 l’Italia sarà l’unico paese del G7 con un avanzo primario .
- La Banca dei regolamenti internazionali afferma che l’Italia ha i livelli più bassi di debito delle famiglie e debito delle imprese tra i paesi del G7, e il suo debito totale è il secondo più basso dopo la Germania.
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