Matteo Beretini potrebbe essere stato ridotto a una partita per la gloria di Wimbledon domenica, ma poco dopo essere arrivato al campo di calcio di Wembley è entrato a far parte delle celebrazioni italiane, dopo la vittoria della nazione sull’Inghilterra nella finale del campionato europeo.
Il 25enne italiano ha battuto l’Inghilterra 3-2 ai rigori (1-1 dopo i tempi supplementari) con la fidanzata, professionista WTA Alja Tomljanovic. Poi sono scesi in campo per festeggiare la vittoria.
“Volevo guardare questa partita in diretta per cercare di alleviare la delusione”, ha detto Bertini a Sky Sport Italia. “Faceva freddo. Ero più nervoso dei miei genitori durante la mia finale di Wimbledon!”
Beretini si è poi recato lunedì a Roma, dove è stato invitato a partecipare ai festeggiamenti a Palazzo Guermaglia, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Matterella.
Lì ha avuto un’altra occasione per salutare la squadra di calcio numero 8 del mondo e ha presentato una delle sue racchette da tennis al presidente Mattarella. Si è poi recato a Palazzo Cicci, residenza del Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.
Ufficio Stampa Guermaglia
Anche Berettini, che nelle scorse settimane è stato in contatto con molti calciatori italiani tra cui Gianluigi Donorumma, Giorgio Cielini, Ciro Immobile, Leonardo Bonucci, Alessandro Florence e Niccol Parella, ha preso parte alla parata del bus vincente.
Prima della vittoria in semifinale di Berettini sul polare Hubert Hurgas e 6-7 (4), 6-4, 6-4, 6-3 nella finale di Wimbledon, lui e il manager del calcio italiano Roberto Mancini hanno condiviso il loro rispetto reciproco con i loro social seguaci dei media.
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