La Juventus ha difeso il trattamento dell’emarginato Bonucci dopo l’indignazione sindacale

Leonardo Bonucci © Immagini Gallo

La Juventus ha insistito mercoledì che non c’era niente di sbagliato nel trattamento riservato all’anziano emarginato Leonardo Bonucci dopo che l’Associazione italiana calciatori ha affermato che la sua “dignità veniva calpestata”.

In un comunicato che non menzionava il capitano Bonucci, la Juventus ha difeso la “legittimità del proprio operato nei confronti di tutti i tesserati riconosciuti e pienamente garantiti da tutti i diritti” pattuiti nel contratto collettivo del calcio professionistico.

Il difensore Bonucci è stato escluso dalla Juventus e non si sta allenando con la prima squadra, anche se il mese scorso ha saltato il turno preliminare di Serie A negli Stati Uniti.

I media italiani hanno riferito che Bonucci, che ha 36 anni e un anno di contratto, ha chiesto ufficialmente tramite i suoi legali di essere reintegrato in prima squadra.

La Juventus ha aggiunto che la società è “pronta anche… a difendere la piena legalità del suo comportamento” nel caso in cui Bonucci intenti una causa contro la squadra che ha guidato la scorsa stagione.

Mercoledì scorso, il presidente dell’Associazione calciatori, Humberto Calcagno, ha criticato il comportamento della Juventus definendolo “illegale e vietato dal contratto collettivo di lavoro”.

“La sua dignità è calpestata… La Juventus deve reintegrarlo subito perché subisce un danno enorme nella sua carriera”, ha detto Calcagno all’agenzia di stampa ANSA.

“Bonucci è la punta dell’iceberg per tante situazioni (simili). Ci sono giocatori come lui che hanno le spalle larghe e vanno avanti con il petto in su, ma ci sono altri giocatori che l’hanno sopportata”.

Bonucci è stato una componente fondamentale della Juventus che ha dominato il calcio italiano per un decennio, vincendo otto scudetti tra il 2012 e il 2020 e raggiungendo per due volte la finale di Champions League con la cosiddetta ‘Vecchia Signora’.

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È diventato anche un eroe nazionale due anni fa grazie al suo ruolo cruciale al fianco del difensore centrale Giorgio Chiellini nella vittoria dell’Italia a Euro 2020.

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