Un sondaggio di martedì ha mostrato che la crescita del settore dei servizi italiano è rallentata per il secondo mese consecutivo a giugno a causa dell’aumento dell’inflazione e del calo della domanda.
L’indice S&P Global Services Purchasing Managers’ Index (PMI) è sceso a 51,6 a giugno da 53,7 di maggio, scivolando più vicino alla soglia dei 50 separando crescita dalla contrazione e raggiungendo la lettura più bassa da gennaio.
Il risultato è stato sostanzialmente in linea con la previsione mediana di 51,5 in un sondaggio Reuters su 13 analisti.
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Il sottoindice della nuova produzione nel settore dei servizi si è attestato a 52,3 a giugno, contro i 54,8 di maggio.
Il PMI manifatturiero italiano, pubblicato venerdì, ha mostrato che il settore è cresciuto al ritmo più lento in due anni a giugno, poiché l’incertezza legata alla guerra in Ucraina ha pesato sulla terza economia dell’eurozona. Leggi di più
Il PMI composito dei servizi e del settore manifatturiero si è attestato a 51,3 a giugno, in calo dal 52,4 di maggio e dal valore più basso da gennaio.
Il PIL italiano è cresciuto solo dello 0,1% nel primo trimestre dei tre mesi precedenti e il governo del primo ministro Mario Draghi ad aprile ha rivisto le sue previsioni di crescita per il 2022 al 3,1% dal 4,7% dello scorso settembre.
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Lo riporta Gavin Jones. Montaggio di Catherine Evans
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