ROMA (Reuters) – E’ morta all’età di 78 anni Raffaella Cara, una delle cantanti e conduttrici tv più note d’Italia, diventata quasi famosa come simbolo di liberazione sessuale in Spagna e Sud America.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto Cara “Con le sue risate e la sua generosità ha accompagnato generazioni di italiani e ha portato il nome Italia nel mondo”.
Cara, il cui vero nome è Raffaella Belloni, è salita alla ribalta come cantante pop negli anni ’70 quando la sua danza sensuale, i costumi espliciti e i testi sessualmente sicuri erano pionieristici nell’Italia cattolica.
Ha segnato successi con canzoni come “Tuca Tuca” e forse la sua hit più famosa “A fare l’amore comincia tu” che ha esortato le donne a prendere l’iniziativa sessualmente con la canzone “Show him it is not a game, fagli sapere cosa vuoi .”
Un remix di questa canzone è stato presentato nel film vincitore del premio Oscar 2013 di Paolo Sorrentino La grande bellezza.
Cara ha iniziato la sua carriera come attrice negli anni ’60, apparendo in diversi film tra cui il film sulla seconda guerra mondiale del 1965 Von Ryan’s Express al fianco di Frank Sinatra e Trevor Howard, ma senza il successivo successo come cantante.
Sergio Gabbino, ex compagno e manager di Cara, ha annunciato la scomparsa di Cara dopo una malattia che “ha colpito il suo corpo così piccolo eppure così pieno di energia in eccesso”.
In pochi minuti, la notizia ha dominato i siti web dei principali quotidiani italiani, con il Corriere della Sera che salutava “Rafa, la regina della televisione” sotto una foto di Cara con la sua caratteristica acconciatura bionda.
Negli anni ’70 e ’80 Cara, mai sposata e senza figli, è stata una delle artiste italiane più famose come cantante, ballerina e presentatrice di varietà, e ha avuto un grande successo internazionale anche in Sud America e Spagna.
Nei suoi ultimi anni, è stata adottata come icona dal movimento Gay Pride, qualcosa che Cara attribuisce alla sua “delizia”, e nel 2017 è stata scelta come “madrina” per l’evento World Pride a Madrid.
Lo riferisce Gavin Jones. Montaggio di Catherine Evans
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