Roma
Giovedì la Camera dei Rappresentanti italiana ha votato contro la proposta dell'opposizione di sinistra di riconoscere la Palestina come Stato.
Il rifiuto è arrivato dai partiti di destra, che detengono la maggioranza nella camera bassa del parlamento.
La proposta è stata presentata per la prima volta dal Movimento Cinque Stelle (M5S) a maggio ed è stata sostenuta da altri movimenti che chiedono passi concreti per riconoscere la Palestina.
I movimenti hanno tratto ispirazione dalle recenti decisioni di Spagna, Irlanda e Norvegia di riconoscere uno Stato palestinese, esortando il governo italiano a seguirne l’esempio.
Nonostante le pressioni dell'opposizione, le mozioni sono state respinte dalla maggioranza di destra.
Successivamente, i partiti al governo hanno approvato con successo la propria proposta, che sostiene le iniziative dell’UE e gli sforzi internazionali volti a riconoscere lo Stato di Palestina nel quadro negoziale di due Stati sovrani e democratici.
Il M5S ha protestato contro l'astensione, criticando i partiti al governo per le “buone parole” che non corrispondono alle loro azioni nel contesto internazionale.
Il deputato M5S Riccardo Riccardi ha espresso il suo disappunto durante i dibattiti in Assemblea Generale.
Il primo ministro israeliano (Benjamin) Netanyahu è un criminale. È un peccato riclassificare la parola 'catastrofe' come 'crisi' in un movimento. Che ne dici di 39.000 morti? Che ne dici di sparare alla gente in fila per il pane? Non ti interessa questo . Persone”, ha detto.
Anche Pepe Provenzano, del Partito Democratico (PD), principale opposizione, ha condannato il conflitto in corso contro i palestinesi e ha espresso preoccupazione per l'inerzia del governo italiano guidato dal primo ministro Giorgia Meloni.
Provenzano ha insistito sul fatto che i palestinesi hanno diritto al proprio Stato.
Difendendo il rifiuto, Giangiacomo Galovini del partito al potere Fratelli d'Italia (FdI) ha espresso preoccupazione per le decisioni di riconoscimento unilaterale di Spagna, Irlanda e Norvegia, sostenendo che tali passi senza il consenso unanime dell'UE indeboliscono il blocco.
Allo stesso modo, Paolo Formentini del partito di estrema destra della Lega ha sostenuto che “riconoscere la Palestina come Stato premierebbe effettivamente (il gruppo palestinese) Hamas”, giustificando così la loro opposizione ai movimenti.
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