Italia: L'acquisizione culturale di Giorgia Meloni di Antoine Becure (Le Monde Diplomatic)

Il ministro italiano della Cultura Gennaro Sangiuliano (a destra) in una conferenza stampa per la mostra Tolkien: uomo, professore, insegnante, Roma, 8 novembre 2023

Simona Granati · Corbis · Getty

GQualcuno Sangiuliano è il Ministro della Cultura italiano e uno dei più stretti alleati del Primo Ministro Giorgia Meloni. È stato giornalista e direttore dei media, prima ancora attivista del (ora sciolto) Movimento Sociale Italiano neofascista (MSI), e ora cerca di sviluppare una cultura di estrema destra in Italia. Il 17 marzo, anno dell'Unità d'Italia, era a Napoli, anche se vi si recò per inaugurare la mostra su Tolkien a Palazzo Reale. Il Ministero della Cultura sponsorizza la sua tournée in Italia e Meloni, capo del partito populista di destra Frattelli d'Italia e grande fan di Tolkien, ha aperto lo spettacolo a Roma lo scorso novembre. I reperti esposti non sono niente di speciale: ciò che conta sono le spiegazioni che li accompagnano, che ne esaltano la 'bellezza'. Signore degli Anelliradicato nella fede cristiana».

Ciò preoccupa il regista teatrale di fama internazionale Romeo Castellucci. “Il governo si appropria degli spazi culturali per servire la sua ideologia”, dice. «La cultura è diventata un campo di battaglia. Questa è una follia.' Qualche anno fa la Meloni scrisse di lui come «uno di quei cosiddetti artisti che insultano i simboli del cristianesimo». Nel frattempo, il giornalista Paolo Rumis paragona il comportamento dell'attuale governo alla marcia di Mussolini su Roma nel 1922: “Stanno attaccando i nostri musei e occupano il tempo delle trasmissioni televisive per promuovere il loro nazionalismo”.

Ciò di cui hanno bisogno è la correttezza politica.

Allora, qual è la verità? Il governo italiano, come ogni altro, nomina gli amministratori delle grandi aziende e, come molti governi, favorisce le persone di cui si fida. Lo scrittore Nicola Lagioia, ex direttore della Fiera del libro di Torino, scherza: “Se sono inabili al lavoro non importa, purché seguano la giusta strada politica”. Intanto il nuovo presidente della Biennale di Venezia è Pietrangelo Buttafugo, noto autore ed ex membro del MSI. Buttafugo, originario della Sicilia, si convertì all'Islam perché credeva nell'identità dell'isola (…)

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