5 marzo 2024
Tripoli- Questo pomeriggio, un volo di evacuazione da Tripoli, in Italia, a Roma ha fornito un’ancora di salvezza vitale a 97 richiedenti asilo vulnerabili, segnando la prima evacuazione di questo tipo dalla Libia quest’anno.
Tra gli sfollati figurano donne a rischio di sfruttamento, sopravvissute a violenze e persone con figli e gravi condizioni mediche. La maggior parte degli sfollati erano rifugiati provenienti dal Sudan, seguiti da Etiopia, Eritrea e Siria.
Una volta raggiunta l'Italia, riceveranno un importante sostegno da tre organizzazioni umanitarie: Comunità di Sant'Egidio, Associazione Ricreativa Culturale Italiana (ARCI) e Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI).
Nel 2022, evacuazioni simili hanno portato in salvo quasi 400 rifugiati. Questi voli di evacuazione sono frutto della stretta collaborazione tra l’UNHCR, i Ministeri italiani degli Interni e degli Affari Esteri e la cooperazione internazionale.
L'UNHCR accoglie calorosamente l'impegno dell'Italia nei confronti dei rifugiati che vivono le peggiori difficoltà e sta collaborando con i partner per identificare e selezionare le persone con bisogni di protezione urgenti e critici.
Asir Al-Madayan, capo della missione dell'UNHCR in Libia, ha espresso la sua gratitudine. “Siamo molto lieti di vedere che questi voli critici continuano con il sostegno delle autorità libiche. Sono davvero un'ancora di salvezza per i richiedenti asilo più vulnerabili che hanno sopportato grandi difficoltà e stanno lottando per trovare sicurezza.”
Con oltre 59.000 rifugiati registrati in Libia, l’UNHCR continua a fare affidamento sulla comunità internazionale per trovare rotte più sicure per uscire dalla Libia.
Dal 2017, l’UNHCR ha evacuato o reinsediato con successo 11.335 rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia, più di 1.300 dei quali solo in Italia.
“Esortiamo gli altri Stati a seguire l'esempio dell'Italia nell'aprire corridoi umanitari, allentando la pressione sui paesi ospitanti e contribuendo a una risposta più sostenibile ai bisogni urgenti dei rifugiati in Libia e oltre”. Conclude Al-Mathyan.
Per maggiori informazioni:
San Paisman
+216 54 142 917
biesmans@unhcr.org
Ziyad Alhamadi
+218 911 633 375
alhamadi@unhcr.org
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