ROMA – La Corte di Cassazione ha stabilito mercoledì in tarda serata che il caso di falso in bilancio contro la Juventus sarà trasferito da Torino, città natale del club, a Roma su richiesta dell’avvocato difensore.
La decisione della Corte di Cassazione, arrivata a porte chiuse, rallenterà il procedimento perché, secondo la legge italiana, il fascicolo tornerà in fase istruttoria e trasmesso alla Procura di Roma.
Un giudice di Torino a marzo ha iniziato a esaminare se l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, altri 11 e il club stesso dovessero essere processati per accuse di falso in bilancio nei confronti della squadra di maggior successo italiana.
Secondo i legali degli imputati il caso avrebbe dovuto essere trasferito a Milano, dove il club è quotato in Borsa, o a Roma, mentre la Procura locale vuole mantenerlo a Torino.
La Juventus ha negato qualsiasi addebito e ha affermato che i suoi conti erano in linea con gli standard del settore.
E lo scorso dicembre la procura di Torino aveva chiesto il rinvio a giudizio degli imputati dopo aver indagato sui conti del club e sui dati forniti ai mercati finanziari negli ultimi tre anni.
L’indagine penale di Torino ha dato il via a indagini separate da parte delle autorità calcistiche italiane, che alla fine sono costate alla Juventus una detrazione di 10 punti dalla Serie A la scorsa stagione, una multa di 718.000 euro (770.000 dollari) e l’interdizione, decisa dalla UEFA, dalla partecipazione alle competizioni europee in questo periodo. stagione. Reuters
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