Il sostegno dell’Italia al “tema di discussione” dell’Ucraina tra le proteste diffuse

I media italiani hanno messo in dubbio il futuro del sostegno militare del Paese all’Ucraina nel conflitto con la Russia, il giorno dopo che decine di migliaia di italiani sono scesi nelle strade di Roma e Milano per protestare contro un carico di armi dal Paese all’Ucraina.

I media locali hanno riferito che i manifestanti hanno portato striscioni, striscioni e bandiere arcobaleno durante gli eventi di sabato, chiedendo negoziati e sforzi diplomatici per risolvere la crisi in Ucraina, ha riferito l’agenzia di stampa Xinhua. “Più braccia per abbracci, niente più guerre!” Leggi uno striscione tenuto da un uomo che indossa una sciarpa arcobaleno a Roma.

L’Italia è un membro fondatore sia dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) che dell’Unione Europea, entrambe le quali sostengono ampiamente gli aiuti finanziari e militari all’Ucraina.

Ma tra i prezzi dell’energia alle stelle e un rallentamento economico causato dalla crisi, un numero crescente di italiani ha sostenuto che le politiche attuali rischiano di prolungare la guerra mentre deviano risorse che il governo deve spendere a livello locale.

I media locali hanno affermato che tra i manifestanti c’erano rappresentanti di sindacati, gruppi studenteschi e associazioni culturali.

Venerdì, i ministri degli Esteri del G7 hanno ribadito la loro promessa di continuare a sostenere l’Ucraina e il nuovo primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha affermato che il sostegno del suo Paese all’Ucraina non vacillerà e presto saranno inviate altre armi.

Secondo il quotidiano italiano Il Sole 24 Ore, le proteste hanno gettato nuova luce sulle differenze tra la leadership politica italiana, con l’ex primo ministro italiano Giuseppe Conte – ora membro dell’opposizione di governo – che domenica ha affermato che non ci saranno più armi. Inviato senza approvazione parlamentare.

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“Serve una svolta verso un cessate il fuoco e negoziati di pace”, ha affermato Conte dai media, aggiungendo che l’attuale strategia “porta solo all’escalation”.

La controversia sul sostegno del Paese all’Ucraina arriva quando il nuovo governo italiano, che ha prestato giuramento il 22 ottobre, cerca di redigere i dettagli del bilancio nazionale per il 2023 e sviluppare strategie per stimolare la crescita economica e frenare l’inflazione record.

– gen

int / sha

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