A pochi giorni dall'incontro dei ministri degli Esteri del G7 a Capri, è previsto il Business Forum Italia-Cina. Ruoterà attorno a quattro temi strategici anche mentre i paesi occidentali avanzano per eliminare i rischi. Come spiega Gerety (CSIS), Roma rischia di lasciare un vuoto nella difesa dei propri interessi nazionali
Italia e Cina stanno portando avanti trattative commerciali… Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato giovedì che dall'11 al 12 aprile si terrà a Verona il nuovo Business Forum Italia-Cina. L'evento si svolgerà nel contesto della partnership strategica tra Roma e Pechino Ho sbattuto le palpebre Dopo il premier Giorgia Meloni L'Italia ha preso il sopravvento La forma dell’iniziativa cinese Belt and Road.
- Ad aprire l'evento sarà lo stesso Ministro degli Esteri Tajani insieme al Ministro del Commercio cinese Wang Wentao. Le aziende partecipanti discuteranno poi della potenziale cooperazione economica bilaterale in settori strategici, ovvero tecnologia agricola, biomedicina, commercio elettronico e investimenti.
…proprio prima di un importante incontro del G7. L’evento arriva in un momento in cui Pechino sta cercando di attrarre investitori in fuga dai venti nazionalisti economici e politici contrari. Il Business Forum Italia-Cina si svolgerà appena una settimana prima dell'incontro dei ministri degli Esteri del G7 a Capri. Si prevede che le questioni relative alla sicurezza economica avranno un posto di rilievo sulla scia dei crescenti sforzi del G7 verso la riduzione dei rischi – in un certo senso, una reazione alla spinta a lungo termine della Cina verso l’autosufficienza economica.
La natura della cooperazione. La prima giornata del Forum prevede un evento per celebrare Marco Polo e le relazioni bilaterali all'Università Ca' Foscari di Venezia, oltre alla riunione del Comitato economico congiunto italo-cinese, ha annunciato giovedì il ministro degli Esteri Tajani in una conferenza stampa. Ha sottolineato l'impegno di Roma per rafforzare la promozione dei prodotti italiani in Cina, superando le barriere commerciali e attirando investimenti “qualificati”, senza mettere a repentaglio “la necessità di proteggere gli asset strategici nazionali”.
Opinione di un esperto. Negli ultimi mesi, il governo ha portato avanti il processo di riduzione dei rischi in Cina parecchi Occasioni Oltre a ritirarsi dalla Belt and Road Initiative. Ma come afferma l’esperta di sicurezza economica Francesca Gereti (borsista aggiunto presso il Centro di Studi Strategici e Internazionali): Lo ha detto al nostro sito web gemelloQueste mosse indicano che l’esecutivo potrebbe tentare di tornare a una politica di “inclusione”. […] “Approccio tradizionale italiano” verso la Cina.
- Ha osservato che un simile approccio – “cercare di essere amici e ottenere vantaggi da tutte le parti con l’errata convinzione che sia strategico” – indica una “mancanza di strategia” per quanto riguarda la difesa degli interessi italiani.
- Ciò va contro le discussioni a livello occidentale e del G7 sulla riduzione del rischio e sull’urgente necessità di ripristinare le dipendenze strategiche, ha aggiunto.
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