Il primo ministro Meloni afferma che l’Italia “è sola” nel salvare i migranti in mare

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha affermato che l’Italia è stata “lasciata sola” a salvare i migranti nel Mediterraneo, respingendo le accuse secondo cui i bambini sarebbero stati lasciati “a morire” in mare.

“Siamo soli a fare questo lavoro a volte al di fuori dei confini nazionali”, ha detto il 22 marzo il primo ministro italiano Giorgia Meloni davanti alla Camera dei deputati del parlamento italiano, in risposta alle domande sul soccorso marittimo.

“Dire davanti al mondo… che stiamo lasciando morire i bambini nel Mediterraneo non è solo una calunnia contro il governo, ma una calunnia contro il governo italiano, gli uomini e le donne delle forze di difesa e tutto il nostro sistema, ” Egli ha detto. disse.

Maloney ha anche sottolineato che il governo ha salvato la maggior parte delle vite in termini di numero di arrivi. Questo rapporto non può essere immediatamente verificato in modo indipendente.

“La regola di Dublino deve essere rivista”

Il primo ministro ha affermato che l’unico modo per evitare che tragedie come quella di Kutrow si ripetano è “impedire partenze illegali”, aggiungendo che “questo è ciò che il governo sta cercando di fare”.

Ha aggiunto di non essere a conoscenza di “piani alternativi”. Meloni ha anche chiarito Regolamento di Dublino “Da correggere”. Allo stesso tempo, ha detto, cambiare la normativa “non è una soluzione per l’Italia”.

“Indica ragionevolmente la possibilità di concedere la protezione internazionale, ma la percentuale di queste persone in termini di arrivi in ​​Italia è una minoranza”, ha detto.

Appello alla cooperazione con Tunisia e Libia

Meloni ha anche affermato che il 70-80% dei migranti arriva in Italia irregolarmente. Meloni ha aggiunto che “non c’è risposta o soluzione. Serve un approccio più olistico e ciò non può avvenire senza il dialogo con i Paesi africani”.

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Il presidente del Consiglio ha difeso la sua volontà di coinvolgere l’Europa nel considerare l’exit plan, ribadendo che deve prima parlare con la Tunisia per evitare “balzi dove nessuno sa governare”.

Ha anche ribadito l’idea di un blocco navale nell’ambito di una missione Ue con la Libia.

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